Uno spazio di espressione e soprattutto di approfondimento, differente per ritmi e privo delle consuetudini collaudate dell’informazione di prossimità. Lo scopo dell’apertura di www.vitotroilo.it è semplice: questo sito punta a confrontare opinioni, animare il confronto, sollevare dubbi, trasmettere suggestioni, incentivare dibattiti, provocare polemiche. Ecco perché è fondamentale chiarire subito l’intenzione di allargare il campo al maggior numero possibile di contributori. Chi ha qualcosa di interessante da scrivere qui potrà farlo, senza filtri.

Ci si potrebbe chiedere per quale motivo un giornalista che ha destinato al web buona parte del suo impegno negli ultimi dieci anni ora abbia scelto di mettere in piedi un portale slegato dai marchi di fabbrica e privo di indicazioni geografiche, quasi in contrapposizione al lavoro svolto per un lungo periodo. Decidere di utilizzare il proprio nome e cognome sembrerà a qualcuno “presuntuoso” ma era necessario correre il rischio sia per sfuggire al senso di appartenenza ad un circuito e ad un gruppo editoriale che per abbattere il recinto mentale rappresentato dalla città o dal territorio. Privarsi dei limiti e uscire dagli steccati è, in fondo, una nuova sfida.
Sia chiaro: i temi locali terranno banco, specie nella fase iniziale di questo progetto, e i lettori saranno proiettati gradualmente in un contesto più ampio. Cambierà il senso stesso della pubblicazione di una “semplice” notizia, che su questo portale verrà accompagnata da commenti e considerazioni, vere e proprie “chiavi” aggiuntive per chi avrà la pazienza di leggere.

Il giornalismo è in una fase di inesorabile mutazione: non uso volutamente i termini “evoluzione” e “involuzione” perché è giusto che ciascuno si faccia la sua opinione in merito. Credo, in sostanza, che immaginare di continuare a raccontare i fatti e declinare le trasformazioni della società con gli stessi strumenti e metodi anche solo di un anno fa sia inopportuno. Su www.vitotroilo.it sarà più facile battere i sentieri dei nuovi linguaggi, sperimentare nuove forme di comunicazione, restare al passo con i tempi riprendendosi proprio il tempo per riflettere e mettere i concetti in ordine. Sottrarsi al vincolo della pubblicazione immediata, non dover scontare l’esigenza di pubblicare contenuti ad ogni costo per “fare numero”, dare una gerarchia agli argomenti valutando ciò di cui è più significativo riferire renderà questa tribuna un pizzico più interessante. Per andare oltre.