«Che fosse stato un maldestro incidente e non un atto vandalico a danneggiare la statua di Talos in piazza Dante ce lo avevano già detto molto chiaramente le immagini delle telecamere che avevano filmato il fatto. Oggi i ragazzini responsabili del danno, da me incontrati, hanno scritto di loro pugno una lettera di scuse a Massimiliano Di Gioia, l’artista autore dell’opera». Queste le parole con cui Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo di Puglia, ha sintetizzato gli sviluppi a proposito della vicenda che ha sollevato un polverone nella comunità, con la scoperta, nei giorni scorsi, del danno arrecato al monumento. L’ipotesi dell’atto vandalico, in realtà, non ha convinto gli agenti della Polizia Locale ruvese e l’utilizzo dei video di sorveglianza ha confermato che dei giovanissimi, intenzionati a scattarsi un selfie, erano saliti in cima alla statua finendo per rovinarla durante la discesa.

«Se vogliamo era il minimo che potessero fare, l’ABC dell’educazione, ma è importante partire da lì, dall’assunzione di una responsabilità, dalla comprensione di avere rovinato un bene comune, qualcosa che appartiene a tutta la comunità» ha commentato Chieco a margine dell’incontro con i due ragazzi, entrambi 16enni.

«La nostra intenzione era quella di farci una semplice fotografia ma per sfortuna, scendendo dalla statua, è accaduto l’impensabile. Da questo errore cercheremo di trarne un insegnamento per il futuro» è quanto riportato nella breve lettera con cui i giovani hanno rivolto le loro scuse all’autore dell’opera.

«Conosco Max come un artista molto generoso; il regalo che ha fatto nella città di Ruvo di Puglia merita rispetto. Gli ho chiesto di riparare la statua. So che avrebbe preferito dedicarsi a una nuova avventura artistica, invece, ancora per un po’, gli toccherà prendersi cura del suo/nostro Colosso. Sarà l’occasione per rinnovargli la nostra gratitudine» ha concluso il Sindaco.