Le cifre, nella pallacanestro, non spiegano tutto ma corrono spesso in aiuto: 35 delle 36 formazioni partecipanti al campionato di Serie B Nazionale hanno vinto almeno una partita in trasferta. Il blitz compiuto da Vicenza sul parquet del PalaTricalle di Chieti ha lasciato infatti la sola Juve Caserta ancora senza successi esterni. E mentre nel gruppo A non c’è squadra imbattuta fra le mura amiche, a est resistono ancora San Vendemiano e San Severo, a certificare che ben 34 compagini hanno perso almeno una gara in casa. Il livello e l’intensità degli incontri sono in costante ascesa ma lo stesso, purtroppo, non si può certo registrare in merito alla qualità delle direzioni di gara, sempre più condizionata da un’accresciuta velocità del gioco che richiede l’adozione del triplo arbitraggio anche nel terzo campionato italiano. Per quanto qualche purista sia contrario a questa visione e benché siano comprensibili i timori riguardanti un possibile ulteriore impoverimento delle liste arbitrali di B interregionale e delle categorie inferiori, l’impressione è che ostinarsi nel non riconoscere l’esigenza non aiuti il movimento in alcun modo.


Quanto all’ultimo weekend, nel girone B la congiuntura dei risultati ha giocato a sfavore delle pugliesi in coda: Taranto ha ceduto sul parquet di Ozzano nello scontro diretto, salvando almeno la differenza canestri ma ora è da sola in fondo alla classifica; Bisceglie, nonostante la prestazione di spessore al cospetto della quasi ingiocabile Ruvo e il conforto di uno scenario tecnico radicalmente mutato, che lascia ben sperare, è stata scavalcata sia da Vicenza che da Padova. Il match fra Ruvo e Bisceglie ha consegnato alla stagione parecchie certezze, al netto delle ipocrisie: il valore delle individualità del roster costruito dalla dirigenza ruvese è talmente sopra la media del campionato da lasciare immaginare facilmente quale potenziale verrà espresso quando i vari protagonisti avranno risolto i problemi fisici e sinceramente, a pieno regime, la fuoriserie messa nelle mani di Federico Campanella non potrebbe e non dovrebbe che dare 20 punti a tutti. Le cifre su certi contratti non sono piazzate a casaccio e hanno un significato chiaro, ragione per cui, pur partendo dal presupposto filosofico che preservare la salute degli atleti non valga i soldi dell’ingaggio più alto, ci sta che i più pagati si sentano in dovere di stringere i denti. E ci mancherebbe altro, considerate le differenze salariali che in diversi casi sono clamorose. Ruvo è comunque un cantiere aperto e per certi versi questa situazione oggettivamente complicata sotto il profilo gestionale potrebbe costituire un vantaggio in prospettiva playoff, quando conterà essere all’apice sotto tutti i punti di vista e sicuramente questo non è ancora accaduto per Ghersetti e compagni.


Le considerazioni sulla mia Bisceglie, alla luce dell’ennesima prova positiva, sono semplicemente deducibili: tre partite sono bastate e avanzate per osservare che, con questo assetto dall’inizio della stagione, la situazione dei nerazzurri in graduatoria sarebbe stata ben differente e adesso si discuterebbe di tutt’altro ma occorre dare sostanza a queste rinnovate credenziali con le vittorie. L’apice dev’essere ancora raggiunto, il meglio deve ancora venire.

Delicato è il momento di Taranto, alle prese con una preoccupante involuzione. I guai fisici ancora irrisolti di Conte (che ha già saltato 10 partite), la tegola della lunga indisponibilità dello spagnolo Casanova (rientrato proprio a Ozzano), la partenza del pivot Lusvarghi solo parzialmente colmata dal giovanissimo Kovachev hanno spesso privato Mario Cottignoli di sufficienti alternative sui due lati del campo, con il risultato che Thioune è spremuto (oltre 32 minuti di media), Reggiani non gode della libertà delle prime gare e a volte l’ottimo playmaker Valentini sembra predicare nel deserto. Il rientro del capitano potrebbe dare quella duttilità in più di cui i rossoblù hanno un disperato bisogno sotto il profilo tattico per diventare meno prevedibili.



Dagli onori del blitz di Ruvo al forte rammarico per la sconfitta sul parquet della Virtus Imola: qual è il vero volto della Cestistica San Severo? Lo stop rimediato in Emilia ha fin troppe attenuanti e attendersi un rendimento esterno in linea con quello mantenuto finora sulle tavole amiche significherebbe pretendere la perfezione ma al netto di quanto accaduto domenica (con un arbitraggio di certo sfavorevole ai gialloneri già alle prese con infortuni e acciacchi vari) è doveroso evidenziare il soddisfacente percorso compiuto dalla squadra di Luciano Nunzi.



Tornando alla battistrada del girone B, gli scivoloni contemporanei di San Vendemiano (a Padova) e Roseto (in casa contro una Jesi in gran spolvero) hanno consentito il raddoppio del margine di vantaggio sulle più immediate inseguitrici. Un toccasana per i biancazzurri, che hanno recuperato Leggio (benché non al meglio) e rimesso in campo finalmente Deri, in attesa del rientro di Contento.
Per tutto il resto, naturalmente, vi aspetto martedì alle 15:30 sui social (Facebook e Youtube) di Telesveva con una nuova puntata di InVito a canestro, che andrà in onda in televisione come di consueto alle 20:30 sul canale 18 per Puglia e Basilicata.

Nella foto di copertina (Scattomatto di Niccolò Testino) Cepic dei Lions Bisceglie fronteggia Galmarini della Pallacanestro Ruvo