Porsi l’interrogativo è d’obbligo, con buona pace degli ultrà dell’amministrazione Angarano. Il concerto del rapper avellinese Clementino corrisponderà ad una falsa partenza per il cartellone estivo di Bisceglie? Tema parecchio opinabile e sul quale ci si dividerà comunque. Vale la pena, a poche ore dallo svolgimento dello spettacolo, soffermarsi sulle questioni che Gianni Casella e Giorgia Preziosa, consiglieri comunali del gruppo Nelmodogiusto, hanno sollevato in un’interrogazione urgente a risposta scritta. I due esponenti di minoranza, nel rimarcare che per il tris di concerti previsti nelle tappe biscegliesi del “Rush summer festival” la Giunta ha stabilito un contributo complessivo di 61 mila euro a copertura delle esibizioni dello stesso Clementino, di Andrea Sannino e di Massimo Ranieri (e a fronte di una richiesta di 75 mila euro), si sono prodotti in dettagliate osservazioni.
«Siamo a conoscenza del fatto che, per il concerto di questa sera, Bisceglie Approdi (società partecipata del Comune), sta offrendo biglietti gratuiti a fronte di acquisti di biglietti in rapporto ai propri utenti (1 gratis ogni due) attraverso comunicazioni inviate agli stessi mentre alcune attività commerciali, a fronte di prestazioni e ordini di certi importi, donerebbero i tagliandi». Casella e Preziosa chiedono di conoscere «a che prezzo sono stati acquistati questi biglietti omaggio e per quale motivazione, nel caso in cui la società organizzatrice abbia donato questi biglietti omaggio, a che titolo e perché; se esistono atti di indirizzo da parte della Giunta o delibere per procedere a tali iniziative di gratuità atteso come riportato nella premessa sono stati erogati contributi pubblici per un importo di 61 mila euro; se esistono eventuali convenzioni tra la Bisceglie Approdi e la società organizzatrice, idem con le attività commerciali; come si giustifica tale operazione nei confronti di coloro che hanno acquistato il biglietto a prezzo pieno senza poter godere di eventuali vantaggi, rispetto invece a chi usufruirà di tali iniziative, con una evidente disparità di trattamento».
Domande legittime alle quali sarebbe opportuno trovare risposte esaurienti. Le dinamiche raccontate dai due rappresentanti dell’opposizione e affidate agli atti ufficiali di un’interrogazione consiliare (che si presumono cioè circostanziate dal possesso di dati oggettivi a riprova di quanto affermato), lascerebbero trasparire un insuccesso nella prevendita dei biglietti per l’atteso concerto sul waterfront. Se le politiche intraprese dai titolari delle attività commerciali, che potrebbero aver acquistato tagliandi a prezzo pieno allo scopo di regalarli a clienti affezionati, risultano comprensibili e rientrano nel loro diritto di iniziativa privata, il discorso per Bisceglie Approdi sarebbe ben diverso. Nicola Rutigliano e il suo staff sapranno fornire senz’altro il loro punto di vista sulla vicenda.