News

  • E meno male che non ho ancora cominciato…

    E meno male che non ho ancora cominciato…

    Questo progetto informativo, inutile nasconderlo, è piuttosto complesso oltre che ambizioso. Il presupposto di ritagliare del tempo utile e di qualità agli impegni professionali per offrire contenuti interessanti è l’architrave di www.vitotroilo.it ma mai avrei immaginato di dover prendere atto di “strani” tentativi informatici di impedire lo sviluppo tecnico del sito. Sono state già tre, nel giro di poche settimane, le “effrazioni” registrate, tutte respinte con perdite. Propellente puro per la mia determinazione nel proseguire con ulteriore slancio lo sviluppo di questo nuovo mezzo di comunicazione. Qualcuno sembra essere particolarmente interessato a quanto scriverò su questo spazio. E meno male che non ho ancora cominciato…

  • Bisceglie, docenti e personale ATA del “Dell’Olio”: «Abbandonati delle istituzioni»

    Bisceglie, docenti e personale ATA del “Dell’Olio”: «Abbandonati delle istituzioni»

    Nuovo, evitabile capitolo delle vicissitudini relative all’istituto “Giacinto Dell’Olio” di Bisceglie. Questa volta a far sentire la loro voce sono gli insegnanti e la componente del personale Ata. «Denunciamo, con convinzione e consapevolezza civici, la mortificazione del diritto costituzionale ad un’istruzione aperta a tutti e, allo stesso tempo, l’assenza di condizioni di lavoro che effettivamente possano garantire l’erogazione del servizio» hanno evidenziato in una nota diffusa nella mattinata di sabato.

    «Lo scorso 17 ottobre, a causa di diverse infiltrazioni d’acqua dovute alle copiose piogge e al conseguente guasto dell’impianto elettrico, 15 aule furono dichiarate inagibili ed interdette dai Vigili del Fuoco. La dirigenza, per assicurare il diritto all’istruzione e garantire un servizio alle famiglie ha attivato immediatamente i doppi turni. Dopo una settimana, a causa dell’enorme disagio registrato da tutta la popolazione scolastica, è stato ripristinato il turno mattutino, con un enorme sforzo organizzativo di tutto il personale, ma i disagi restano perché gli studenti, oltre ai docenti, fanno lezione o nell’androne della scuola, o sul ballatoio al primo piano, o davanti all’ex bar con le conseguenze del caso» hanno osservato.
    «Oggi, dopo più di 20 giorni dall’accaduto, la Provincia Bat, proprietaria dell’immobile, pur sollecitata più volte con email istituzionali, non ha effettuato nessun sopralluogo tecnico e non ha dato alcuna risposta in merito alla tempistica dei lavori da eseguire» è quanto sostenuto da insegnanti e personale Ata. «La scuola è un bene fondamentale e non può essere sospesa o subire iniziative che ne snaturino la piena efficienza e il completo svolgimento. All’interno di un istituto scolastico si formano e si aiutano a crescere generazioni di persone, di giovani che imparano a essere cittadine e cittadini consapevoli, in un rapporto di continua reciprocità intellettuale ed emotiva con gli educatori. Noi tutti ci sentiamo, in questi giorni, abbandonati dalle Istituzioni e ciò avvilisce la nostra professionalità. I docenti di questo istituto, pertanto, intendono proporsi come parte dialettica di un discorso costruttivo che prenda le mosse dal pieno riconoscimento della dignità e del lavoro di chiunque si adoperi per il bene delle giovani generazioni e manifesti un reale interesse nel promuovere ogni intervento, che ripristini quel diritto costituzionalmente riconosciuto».
    Da qui la richiesta agli organi istituzionali preposti: «organizzino al più presto tutti gli interventi necessari per porre termine allo stato di emergenza e per ripristinare la normale attività educativa e didattica». Martedi 14 novembre alle ore 15 si terrà un primo momento di mobilitazione e protesta all’interno dell’istituto.

  • Carezze / Dario Baldan Bembo con “Ci troveremo là”

    Carezze / Dario Baldan Bembo con “Ci troveremo là”

    Un cantautore ingiustamente sottovalutato, divenuto suo malgrado prigioniero dell’eternità che ha conquistato quella che è senza dubbio la canzone più conosciuta del repertorio, “L’amico è”, vero e proprio inno generazionale e coro utilizzato da tutte le tifoserie italiane in tutti gli sport dagli anni ’80 in poi. Dario Baldan Bembo, però, ha saputo tratteggiare l’amore con uno stile semi-confidenziale, conservando un’identità artistica sospesa a metà strada fra il miglior Fabio Concato e le alchimie musicali di Mario Lavezzi.

    “Ci troveremo là” è consegnata ai ricordi soprattutto per l’impiego come brano di chiusura di una simpatica commedia del 1988, “Casa mia, casa mia”, con Renato Pozzetto, Athina Cenci e Paola Onofri, attrice molto bella un po’ sparita dai radar che quelli della mia generazione ricordano anche per il ruolo nella sitcom “Nonno Felice” con Gino Bramieri e la partecipazione nello spassosissimo “I due carabinieri” con Carlo Verdone ed Enrico Montesano.

    Il pezzo di Baldan Bembo, incluso nell’album “Un po’ per vivere, un po’ per sognare” del 1991, è impreziosito da un sax che richiama alle atmosfere più romantiche di quel periodo ed è stato utilizzato in versione ridotta come sigla della telenovela argentina “Una donna in vendita” con la compianta Mayra Alejandra (protagonista di “Luisana mia”), andata in onda su Retequattro fra il 1991 e il 1992, trasmessa in seguito da diverse emittenti locali (in Puglia da Antenna Sud) e ripescata nel decennio scorso da Lady Channel. La trama è fra le più innovative per l’epoca perché affronta una vicenda di “utero in affitto”. L’accostamento alla canzone del delicato paroliere milanese, oggi 75enne, a posteriori appare quasi infelice. “Ci troveremo là” rimane in ogni caso una carezza dimenticata.

    Questa è “Ci troveremo là” (a seguire il testo)

    Ci troveremo là

    Dove finiscono le nuvole

    Là dove nasce un desiderio senza pudore

    Senza nessun timore

    Ci troveremo là

    E noi saremo là

    Come due ombre che respirano

    Come due ali che la sera si porta via

    Senza più malinconia

    Ci troveremo là…

    E nel tempo tu fermerai

    Le nostre storie che non si fermano mai

    E i tuoi pensieri chiusi aprirò

    Ma dimmi davvero che lo vuoi

    Che mi vuoi

    Che tu vuoi

    D’improvviso sentirai come me

    Le nostre voglie scoppiare dentro di noi

    Fra il mio stupore e la tua ingenuità

    Ci troveremo là…

    Ci troveremo là

    Dove si toccano le fantasie

    Lasciando indietro tutto il resto che è già passato

    Liberi nel creato

    Ci troveremo là…

    E nel tempo tu fermerai

    Le nostre storie che non riposano mai

    E i tuoi respiri nuovi raccoglierò

    Ma dimmi davvero che lo vuoi

    Che mi vuoi

    Che tu vuoi

    D’improvviso sentirai come me

    Le nostre voglie scoppiare dentro di noi

    Fra il mio stupore e la tua ingenuità

    Ci troveremo là…

    Sicuramente là…

  • Patrick Zaki a Bisceglie e l’inutile delirio social

    Patrick Zaki a Bisceglie e l’inutile delirio social

    Voglio essere chiaro: a me Patrick Zaki sta tutto fuorché simpatico. Per quanto l’incredibile vicenda umana e la scandalosa prigionia alla quale è stato sottoposto mi facciano incazzare e sotto quel punto di vista io sia completamente dalla sua parte, non riesco davvero ad andare oltre la soddisfazione di saperlo finalmente libero.
    Credo, in tutta sincerità, che abbia già avviato il suo tour pre-elettorale in vista delle prossime Europee e lo immagino candidato per il Partito Democratico o al massimo per l’alleanza Verdi-Sinistra Italiana. Tutto ciò, onestamente, non lo ritengo un problema e bene fa Zaki a cercare di cavalcare l’onda favorevole capitalizzando il momento.

    Non comprendo, però, la valanga di insulti che gli è piovuta via social da parte degli utenti biscegliesi fra i commenti alla notizia della sua partecipazione ad un evento opportunamente organizzato dall’associazione Borgo Antico in sinergia con Amnesty International. Zaki sarà al Teatro Politeama domenica 12 novembre per una conversazione incentrata sul volume “Sogni e illusioni di libertà – La mia storia”, che naturalmente non ha scritto lui (ma non è questo il punto). Molto probabilmente non assisterò all’evento a meno di necessità professionali e al netto di altri impegni.

    Non capisco, veramente, per quale dannato motivo così tante persone sentano l’esigenza di insultare il 32enne Zaki, che ha discusso la tesi di laurea con l’Università di Bologna lo scorso 5 luglio in collegamento video da Il Cairo e non parla italiano. Ritenendo la libertà un valore assoluto, mi permetto di dissentire rispetto a certe espressioni di inutile livore. Zaki non mi piace e probabilmente non mi piacerà mai (pur se le sue affermazioni sulla Palestina dal mio punto di vista gli rendono onore), non voterei certo per lui ma il meccanismo psicologico che porta la gente a proferire offese di ogni tipo nei suoi confronti per me non c’entra nulla con la libertà di espressione.

    Chi non è interessato ad ascoltarlo può semplicemente astenersi dal farlo. Chi non condivide le sue opinioni ha la possibilità di motivare il modo in cui la pensa senza dovergliene scrivere e dire di tutti colori. Chi lo ritiene un simbolo dell’attivismo per i diritti umani farà bene a prendere posto al Politeama (che si preannuncia esaurito) e se crede potrà votarlo nel caso in cui dovesse effettivamente candidarsi alle Europee. Termini come “nullità”, “mondezza”, “fetente”, “inquietante”, utilizzati nei suoi riguardi sono esagerati e fuori luogo. Patrick Zaki sia il benvenuto a Bisceglie e riceva la rispettosa accoglienza che merita, senza inutili deliri social.

    L’unico auspicio che sento di rivolgere in vista della presenza biscegliese di Zaki è in favore della ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni. Su questo spero che la base di concordia sia la più larga possibile e, soprattutto, che l’ospite si esprima.

  • Bisceglie, “101 caffè” festeggia l’ottavo compleanno con una serie di interessanti iniziative

    Bisceglie, “101 caffè” festeggia l’ottavo compleanno con una serie di interessanti iniziative

    Tessere le lodi della famiglia Caprioli è un esercizio fin troppo semplice. La professionalità che la contraddistingue fin dal 1985, quando l’ottimo Nicola decise di dare sostanza all’esperienza acquisita dietro il bancone per avviare una caffetteria di proprietà, è un marchio di fabbrica da sempre riconosciuto a Bisceglie. La scelta innovativa compiuta dai suoi figli Gerry e Graziano otto anni fa si è rivelata vincente: il marchio “101 caffè” ha trovato in Puglia, nel cuore dell’Italia meridionale, testimonial di spessore e lignaggio. Le iniziative intraprese per festeggiare l’ottavo compleanno si estenderanno fino al prossimo 14 novembre e a maggior ragione vale la pena fare un salto in corso XXIV maggio, 91, all’angolo con via Monte San Michele, per vivere un’autentica esperienza di degustazione. L’ultima idea della serie è “Resto al Sud”, una speciale e gustosa miscela griffata 101 caffè in promozione per questo periodo ma, come ben sa chi conosce l’operosità e l’inventiva dei fratelli Caprioli, le opportunità offerte nel punto vendita-caffetteria del centro di Bisceglie sono innumerevoli.

    Martedì 7 novembre, all’esterno dell’attività commerciale, la famiglia Caprioli ha promosso un vero e proprio appuntamento culturale dedicato al caffè: la conversazione su “Barista sapiens”, volume edito da Gribaudo a cura di Antonio Malvasi e Dario Ciarlantini con la collaborazione di Lauro Fioretti. Ho avuto l’onore e il piacere di dialogare con uno degli autori, Antonio Malvasi, docente negli istituti alberghieri e autore di diversi testi sulle discipline della ristorazione. Oltre un’ora filata di aneddoti, consigli, suggerimenti, indicazioni, suggestioni, riflessioni, esortazioni intorno al caffè per evidenziare la cura di cui necessita la somministrazione di una delle bevande più amate al mondo. Il professor Malvasi ha saputo intrattenere i presenti coniugando sapientemente gli aspetti più tecnici con un linguaggio semplice, rendendo la chiacchierata parecchio interessante. Sono stati sfatati diversi luoghi comuni, sono state fornite indicazioni utili, si è fatta insomma cultura e divulgazione rispetto al caffè. Un segno tangibile dello spirito imprenditoriale che anima, con passione, Gerry e Graziano Caprioli. Occorre rimarcare l’intenzione nobile, da parte dei titolari di un esercizio, di elevare la qualità delle conoscenze dei loro stessi clienti, rendendoli al tempo stesso consapevoli e partecipi dei processi per garantire loro l’accesso a quelle informazioni che mutano lo status del consumatore da inconsapevole a portatore sano di spirito critico. Non è un caso che Umberto Gonnella, CEO di 101 caffè, abbia desiderato salutare gli intervenuti e manifestare la vicinanza della casa madre al punto vendita di Bisceglie, promettendo di presenziare alle iniziative che sicuramente la famiglia Caprioli promuoverà in occasione del decimo compleanno, previsto nel 2025. La serata, resa possibile dal sostegno concreto della BCC Alta Murgia, è stata allietata da una degustazione di miscele selezionate oltre che di cioccolatini 100% bio fondente offerti da “Natura crea” e del pane al caffè preparato dallo staff di “In grano veritas”. Significativo anche il supporto del primo circolo didattico “Edmondo De Amicis” e del dirigente scolastico Marialisa Di Liddo.

    «Liberi di scegliere» è lo slogan di “101 caffè”. A Bisceglie, ancora una volta, è stato declinato nel modo migliore, puntando sulla qualità. Un esempio al quale in molti dovrebbero attingere.

    Fotoservizio by Tony Reds


  • Nancy Dell’Olio di nuovo sulla graticola mediatica

    Nancy Dell’Olio di nuovo sulla graticola mediatica

    L’anticipazione fornita dal sempre attento Massimiliano Scagliarini sulle colonne de “La Gazzetta del mezzogiorno” ha riportato, inevitabilmente, la biscegliese Nancy Dell’Olio sulla graticola mediatica. Motivo del rinnovato interesse nei confronti dell’avvocato, già compagna dell’allenatore di calcio Sven Goran Eriksson, un bando indetto dal Teatro pubblico pugliese per l’aggiornamento della short list dei consulenti. Dell’Olio ha ricoperto l’incarico di ambiasciatrice della Puglia nel mondo fino a luglio 2021 in base a una consulenza sottoscritta con l’agenzia regionale Pugliapromozione per un compenso mensile pari a circa 6500 euro. L’ottimo Scagliarini ha scritto che la 60enne biscegliese sarà sicuramente la destinataria di uno dei due contratti previsti dal Tpp, quello per la «promozione, internazionalizzazione e valorizzazione del territorio tramite la cooperazione culturale e sociale».
    Le opinioni in merito alla necessità di una figura promozionale possono essere senza dubbio discordanti ed è comprensibile che Nancy Dell’Olio possa piacere ad alcuni e piacere meno ad altri. Bisogna essere oggettivi: misurare in modo concreto i risultati che quel tipo di consulenza professionale è in grado di raggiungere, a prescindere dall’identità della persona scelta, non è semplice.

    «Una consulente così contesa deve aver davvero prodotto risultati straordinari e siccome non sono stati mai rendicontati preannunciamo un accesso agli atti a Pugliapromozione per leggere le relazioni che l’avvocato cosmopolita avrà prodotto a fronte del compenso percepito» è quanto riportato in una nota sottoscritta dai sei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.
    Il caso è per certi versi “riaperto”. La prima nomina di Nancy Dell’Olio, risalente al giugno del 2019 in seguito alla vittoria della selezione di Pugliapromozione, non passò inosservata e suscitò polemiche. La notorietà del personaggio, particolarmente spiccata in Gran Bretagna e nei Paesi di lingua anglosassone, è senza dubbio un motivo di maggiore interesse nei riguardi di tutto ciò che la riguarda. Vedremo, innanzitutto, se l’anticipazione giornalistica sarà confermata dall’effettiva nomina ad ambasciatrice della cultura della Puglia.

  • Quella bandiera che vale una speranza e il nostro ruolo perduto di pacificatori

    Quella bandiera che vale una speranza e il nostro ruolo perduto di pacificatori

    Sono riuscito a fotografarla di sfuggita.
    Voglio sperare che sia ancora lì, su quel balconcino in vico Imbriani, a Bisceglie.
    Quella bandiera palestinese, esposto in modo discreto, quasi a non voler “disturbare”, vale molto più di tante dichiarazioni stucchevoli e vale almeno quanto i vessilli israeliani collocati ovunque, in maniera ipocrita. No, quella bandiera non disturba: quella bandiera rappresenta il diritto di un popolo a rivendicare la sopravvivenza, la terra e il riconoscimento unanime.
    Quella bandiera vale la speranza che l’Europa rialzi la testa, smetta di fare il tifo come se la questione israelo-palestinese fosse una competizione sportiva e dia finalmente un senso alla sua esistenza diventando interprete principale di una necessaria mediazione, non l’espressione a tratti disarmante di una specie di “curva” con tanto di offese e accuse ridicole nei confronti di coloro che semplicemente “osano” parlare di pace.
    Quella bandiera avrebbe dovuto campeggiare esattamente al fianco di quella di Israele nella più compiuta realizzazione del ruolo che forse la stragrande maggioranza dei cittadini europei vorrebbe che le istituzioni continentali svolgessero: quello di pacificatori. L’Unione Europea, frutto di intenzioni lodevoli, ha smarrito la sua ragion d’essere e non fa altro che dimostrarlo quotidianamente con comportamenti opposti alle idee dei suoi padri fondatori.

  • Morto Giuseppe De Fidio, fu tra i pali del Bisceglie calcio fra gli anni ’70 e ’80

    Morto Giuseppe De Fidio, fu tra i pali del Bisceglie calcio fra gli anni ’70 e ’80

    Cordoglio nel mondo calcistico per la scomparsa di Giuseppe De Fidio, 77 anni. Nato a Barletta, insieme al fratello minore Dario (venuto a mancare in passato) ha legato il suo nome al Bisceglie, diventandone il portiere per diverse stagioni a cavallo fra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, in Serie D. Un’esperienza condivisa con diversi calciatori biscegliesi di quella generazione, come Renzo Ferrante. Importanti i trascorsi nel vivaio della Juventus come i risultati ottenuti praticando l’atletica leggera: è stato più volte campione regionale di salto triplo e salto in lungo e detentore per diverso tempo del primato pugliese nel lungo.

    Giuseppe De Fidio, al termine della carriera da atleta, si è trasferito a Roma ma senza mai recidere il legame strettissimo con la passione di una vita. La Scuola “Numero uno”, fondata nel 1990, è a tutti gli effetti il suo lascito più profondo di conoscenze e contribuisce a formare e perfezionare centinaia di portieri. Rilevanti anche le esperienze compiute con le rappresentative della Lnd e nelle giovanili della Lazio.

    Le esequie di Giuseppe De Fidio si terranno venerdì 27 ottobre, alle ore 11, nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur.

  • La Bat vero e proprio scalo del traffico di droga: Fiamme Gialle e DDA mettono a segno 15 arresti

    La Bat vero e proprio scalo del traffico di droga: Fiamme Gialle e DDA mettono a segno 15 arresti

    Spagna e Olanda. La provenienza dei massicci quantitativi di stupefacenti diretti ai centri di distribuzione dislocati ad Andria descrive in modo piuttosto chiaro la portata del traffico avviato da un’organizzazione criminale in grado di rifornirsi anche dalla Calabria e attiva anche nel riciclaggio e nella detenzione illegali di armi. Un cartello sgominato all’alba di mercoledì 25 ottobre dalla Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bari. Quindici, in tutto, le ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti dei presunti appartenti al gruppo di trafficanti: sei andriesi, due albanesi, uno spagnolo, un biscegliese e quattro residenti nel brindisino, oltre ad un irreperibile. Tutto è cominciato in Francia, dove uno degli indagati è stato bloccato dalla Gendarmerie a bordo di un tir all’interno del quale sono stati ritrovati 75 chilogrammi di cocaina e 865 mila euro in contanti. L’inchiesta, della durata di oltre un anno e mezzo, ha consentito di ricostruire i movimenti della droga in auto o su mezzi pesanti modificati in modo da celarne il carico in caso di controlli. Il bilancio complessivo è di 127 kg di cocaina e 142 kg di marijuana sequestrati, oltre a 1.3 milioni di euro. Una delle persone coinvolte risiede in Spagna e avrebbe avuto un ruolo chiave nella gestione dello smercio delle sostanze dalla penisola iberica all’Italia.

    L’ennesima operazione conferma il rilevante interesse, da parte delle organizzazioni criminali, nei confronti del territorio della Bat, ritenuto alla stregua di un vero e proprio scalo, uno snodo cruciale per lo spaccio della droga in Puglia. Diventa sempre più urgente il tema dell’incremento degli organici delle forze dell’ordine se si considerano le eccessive tribolazioni vissute dalle popolose comunità delle città più grandi per ottenere l’apertura dei comandi provinciali e le preoccupanti carenze di organico che impediscono un controllo ancora più capillare e servizi di pattugliamento più intensi. Non è un caso che la criminalità agisca su vari fronti, colpendo in particolare con i furti d’auto al punto da affermare il ben noto e triste primato su scala nazionale.

  • Giornata nazionale dell’Avo, associazione volontari ospedalieri. Iniziativa a Bisceglie

    Giornata nazionale dell’Avo, associazione volontari ospedalieri. Iniziativa a Bisceglie

    Il 24 ottobre, come ogni anno, si celebra la giornata nazionale dell’Avo (associazione volontari ospedalieri): un’occasione speciale per riflettere sulla reciprocità e sull’importanza di unire le forze in nome del bene comune.

    «La reciprocità dona pace e letizia nei cuori, nascono così cittadini nuovi che vogliono partecipare al progresso del Bene Comune, alla realizzazione di una comunità sanante, e quindi di una società migliore» ha osservato il fondatore Eriminio Longhini. L’Avo è presente da diversi anni a Bisceglie e svolge attività dedicata soprattutto agli ospiti delle strutture dell’Opera Don Uva. Martedì, al Museo Don Uva in largo Sant’Agostino, dalle 19 alle 21, sarà possibile conoscere l’associazione più da vicino. Chiunque fosse interessato può iscriversi e richiedere ulteriori informazioni contattando la segreteria dell’Avo Bisceglie al numero di telefono: 3421664582.