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  • Bisceglie, la nota sibillina di Tonia Spina: «Silvestris porterà la sua esperienza a supporto dell’opposizione»

    Bisceglie, la nota sibillina di Tonia Spina: «Silvestris porterà la sua esperienza a supporto dell’opposizione»

    «In qualità di coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ho preso atto della richiesta di adesione di Sergio Silvestris al partito che mi onoro di rappresentare». È quanto sostenuto da Tonia Spina in una nota breve ma dai toni decisamente sibillini in seguito all’annuncio, da parte dell’ex parlamentare europeo, di lasciare Forza Italia e passare in Fdi (link all’articolo).
    «Sergio porterà la sua esperienza a supporto dell’opposizione seria e coerente a questa amministrazione, che il nostro capogruppo in consiglio comunale Mimmo Spina sta già conducendo, rispettando in tal modo il mandato che la base del partito e la volontà degli elettori hanno decretato nel 2023» ha aggiunto Tonia Spina, sollevando una questione tutt’altro che di lana caprina in merito alla situazione politica di Bisceglie e specialmente in riferimento alle azioni che compiranno i quattro consiglieri comunali (Loredana Bianco, Dodo Storelli, Pasqua Pasquale e Michele De Noia) ritenuti da sempre vicini a Silvestris, attualmente organici alla maggioranza che sostiene Angelantonio Angarano. Discorso analogo, naturalmente, vale per gli assessori Angelo Consiglio ed Emilia Tota. La stessa Tonia Spina, peraltro, rassegnò le dimissioni dall’incarico di assessore della prima giunta Angarano nel dicembre 2019 proprio per accettare il ruolo di coordinatore di Fratelli d’Italia a Bisceglie.

  • Sergio Silvestris passa in Fratelli d’Italia

    Sergio Silvestris passa in Fratelli d’Italia

    Un messaggio circolato in alcune chat venerdì pomeriggio, dai toni piuttosto chiari, ha sancito l’uscita del biscegliese Sergio Silvestris dai ranghi di Forza Italia, partito al quale aveva aderito dopo la conclusione dell’esperienza del Popolo delle libertà, nelle cui fila è stato eletto parlamentare europeo nel 2009. «Ho deciso quest’anno di non rinnovare la mia adesione a Forza Italia» è quanto sostenuto dal 50enne esponente politico, già consigliere regionale in Puglia dal 2000, per due mandati consecutivi, con Alleanza Nazionale.
    «Ringrazio tutte e tutti per questi bellissimi anni vissuti insieme: anni di impegno, di passione e di tante indimenticabili esperienze, in cui ho sentito forte l’affetto e l’amicizia di tutte e tutti voi» ha aggiunto Silvestris, rivolgendo «il migliore in bocca al lupo a chi si accinge ad affrontare la prossima campagna elettorale, nei comuni e alle europee».
    Le voci, per la verità rimaste da tempo sullo sfondo, di un suo imminente passaggio in Fratelli d’Italia sono state confermate. Il tesseramento è già avvenuto e l’annuncio è stato dato con un post del diretto interessato.

    Sergio Silvestris rientra così nella famiglia politica sicuramente più vicina alla destra rappresentata negli anni ’90 da Alleanza Nazionale, al netto delle inevitabili evoluzioni del tempo. La sua scelta, benché di tenore individuale (almeno per il momento), appare destinata a ripercuotersi anche sulle dinamiche interne alla maggioranza consiliare che sostiene il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, attraversata dai ben noti “mal di pancia” di alcune componenti che chiedono da alcune settimane un riequilibrio nella distribuzione degli assessorati pur non essendo ancora uscite allo scoperto dichiarandosi indipendenti come trapelato dai rumors: i continui rinvii delle riunioni della massima assise cittadina lasciano intendere una mancata risoluzione della questione.

  • L’attore biscegliese Geno Diana in scena venerdì al Politeama

    L’attore biscegliese Geno Diana in scena venerdì al Politeama

    Un gradito ritorno sulle tavole del teatro Politeama Italia e, soprattutto, nella sua città. Geno Diana, 54enne attore biscegliese, sarà in scena venerdì 26 aprile (sipario ore 21) fra i protagonisti dello spettacolo noir “Il caso Jekyll”, per la regìa di Sergio Rubini che ne ha curato insieme a Carla Cavalluzzi l’adattamento dal testo di Robert Louis Stevenson. Suo il ruolo principale, quello dell’avvocato londinese Gabriel John Utterson, che investigherà sui comportamenti di un vecchio amico (il dottor Jekyll,) e del malvagio signor Hyde.
    Geno Diana ha all’attivo un ricco carnet di esperienze teatrali, cinematografiche e televisive: ha partecipato, fra l’altro, a serie come “Il giudice Mastrangelo”, “Squadra antimafia”, “Viola come il mare”, a diverse pellicole fra cui “La scelta”, il film di Michele Placido girato proprio a Bisceglie nel 2014, oltre a “Quo vadis baby”. Il sodalizio con Rubini è di lunga data: il biscegliese, nel 2002, ha fatto parte del cast de “L’anima gemella” e oltre a “Il caso Jekyll” ha impersonato Dracula nell’omonimo spettacolo teatrale del 2019 diretto dal maestro originario di Grumo Appula.
    La presenza di Geno Diana nella sua Bisceglie impreziosirà senza dubbio quello che è l’ultimo appuntamento in ordine di tempo della stagione di prosa 2023-2024 organizzata dal Comune in sinergia con il Teatro Pubblico Pugliese, per il quale si registra già il tutto esaurito. Il tour con “Il caso Jekyll” proseguirà fino a fine maggio a Latina, Cosenza, Catanzaro, Lamezia Terme, Messina e Napoli.

  • InVito a canestro, la 27esima puntata

    InVito a canestro, la 27esima puntata

    27ª puntata stagionale di “InVito a Canestro”, la trasmissione di Telesveva dedicata al basket di Puglia e Basilicata condotta da Vito Troilo, con la collaborazione di Luca Ferrante e Patrizia Bruno.
    L’approfondimento sarà dedicato alla Pink Bari, promossa in B femminile dopo il successo nella gara2 di finale playoff sull’Angiulli Bari davanti agli oltre 1500 spettatori del PalaFlorio. Ospiti in studio Patrizia Aldini (presidente) e Benny Volpe (capitano).
    Brindisi ha espugnato Pistoia tenendo in piedi le speranze di una salvezza nel massimo campionato che avrebbe del miracoloso. Un canestro di Russ Smith ha dato a Nardò la vittoria sul parquet della Luiss Roma: i granata partiranno nel girone playout da una posizione di classifica che varrebbe la permanenza.
    Ultima giornata thrilling in B Nazionale: blitz di Ruvo a San Severo ma il primo posto l’ha conquistato Roseto e i biancazzurri dovranno accontentarsi della seconda posizione. Gialloneri fuori per un soffio dalla griglia playoff: con il coach Luciano Nunzi faremo un bilancio dell’annata. Colpo fondamentale di Bisceglie a Ozzano: i Lions avranno il vantaggio del fattore campo nei playout contro Vicenza. Taranto si è tolta lo sfizio di battere Chieti prima di dare l’arrivederci alla categoria.

    Sconfitta a Capo d’Orlando e beffa finale per la Virtus Molfetta, che partirà dalla quarta posizione nella griglia degli spareggi promozione di B interregionale dopo aver guidato la classifica per l’intera stagione. Monopoli ha mancato l’obiettivo playoff. Concluso il campionato di Corato, Lucera, Dinamo Brindisi e Adria Bari mentre Mola ha completato una splendida impresa salvandosi senza dover ricorrere agli spareggi e neutralizzando, di fatto, anche i playout di C.
    Nel massimo torneo regionale pugliese è definito il quadro delle semifinali: Canosa sfiderà la Pallacanestro Molfetta mentre la Virtus Matera incrocerà Castellaneta. Nel girone campano l’Academy Potenza è sull’1-0 su Portici nel quarto di finale playoff. La University, invece, non ha giocato la sua partita di playout per la rottura di un canestro durante il riscaldamento. Festa per il Cus Foggia promosso in C grazie alla vittoria nella finale playoff di Serie D sull’Assi Brindisi mentre la serie tra Fortitudo Trani e Galatina è sull’1-1. In B femminile la Juve Trani ha battuto nettamente Maddaloni in gara1 del secondo turno playout.

    Conduce: Vito Troilo
    In studio: Patrizia Aldini e Benny Volpe, presidente e capitano Pink Bari
    In collegamento live: Luciano Nunzi, coach Cestistica San Severo

  • Fenomenologia di Bartolo Sasso

    Fenomenologia di Bartolo Sasso

    La segreteria di Bartolo Sasso è quanto di meglio potesse capitare al Partito Democratico di Bisceglie, trasformato nel corso di questi anni da zimbello della politica del territorio a riferimento solido e credibile. Un miglioramento talmente evidente e oggettivo da trovare concordi persino coloro che sono agli antipodi rispetto ai dem.

    Il certosino e paziente lavoro di ricucitura delle lacerazioni, dei conflitti e dei veti incrociati che l’imprenditore ha svolto nell’esercizio del suo incarico varrebbe da solo la riconferma almeno per altri quattro mandati ma soltanto chi non conosce (o minimizza) il tafazzismo di certi settori del Pd biscegliese può reagire con stupore nell’apprendere che il segretario sarebbe stato addirittura messo in discussione. Del resto, Sasso ha “osato” guidare il partito ad un successo mai avvicinato neppure con il binocolo, costruendo la lista più suffragata alle ultime amministrative, eleggendo un consigliere comunale con oltre 800 preferenze individuali e ottenendo, in virtù dell’accordo con la coalizione poi risultata vincente, anche un assessorato. Quando è troppo, è troppo…

    Il diretto interessato, peraltro, non ha mai nascosto la disponibilità a farsi da parte e questo gli fa onore. Sarebbe molto curioso comprendere chi, candidandosi a sostituirlo, si dichiarerebbe pronto a garantire almeno la stessa capacità di mediazione mostrata e il medesimo impegno profuso da Sasso. D’altronde, considerando che per conquistare la segreteria cittadina dem occorrono più dei 4 voti a testa stimabili – nella migliore delle ipotesi – per ciascuno degli aspiranti sostituti che lo contestano, non sarà difficile convincerlo a riproporsi e lasciare che vinca per acclamazione.

    Le tragicomiche vicissitudini del Pd di Bisceglie hanno contribuito a vivacizzare il mio lavoro di analista politico fin dall’ormai lontano 2007: non pochi, fra i pezzi più ricordati e ancora oggi citati per il contenuto di alcuni passaggi, riguardano proprio i dem. L’elezione a segretario di Bartolo Sasso ha gradualmente e inesorabilmente modificato quell’alone di diffusa ilarità che aveva sempre circondato le incredibili vicende biscegliesi del Partito Democratico. Per il quale non ho mai votato, e non farò certo un’eccezione alle europee.

    Sono giorni difficili e tormentati per il Pd pugliese, attraversato dall’ennesima crisi di credibilità, conseguenza diretta di scandali talmente pesanti che neppure un sistema mediatico territoriale nella gran parte dei casi palesemente schierato in suo favore ha potuto ignorare. Non è chiaro, al momento, se si tratterà di una buriana o di una tempesta prolungata.

    La virtù che Sasso ha dovuto esibire maggiormente in questi ultimi anni è senza dubbio la pazienza. Ce ne vorrà ancora parecchia, sullo scenario politico cittadino, per delineare una traiettoria di prosecuzione del percorso avviato con l’intesa fra Angarano e Fata in occasione del ballottaggio per le ultime amministrative. Il sindaco in carica non ha ancora avvicinato la fatidica soglia dei due anni, sei mesi e un giorno di mandato che – al netto di sconvolgimenti normativi – ne sancirà l’incandidabilità nello stesso ruolo ma gli aspiranti successori individuabili nel suo campo sono già almeno tre, nel senso che hanno già fatto capire in modo eloquente di concorrere a quel ruolo. Il metodo di concertazione utilizzato dal segretario del Partito Democratico potrebbe tornare utile ma l’impressione è che, a prescindere dalle formule di mediazione, a fare la differenza sia l’uomo con il suo temperamento. Ecco perché, in questo momento e ragionando in astratto, si può tranquillamente ritenere sia più la comunità ad avere bisogno di Bartolo Sasso che il contrario. Niente male davvero.

  • Il tempo misura tutte le cose

    Il tempo misura tutte le cose

    «Il tempo misura tutte le cose: il vento le disperde, la mente le ricorda, il cuore le trattiene». Ho scelto un noto aforisma della cerignolana Rosita Matera per descrivere il periodo di doverosa contemplazione seguito al primo lancio di questo sito, avvenuto nel settembre scorso. Sono trascorsi diversi mesi durante i quali, com’è giusto che sia, ho coniugato riflessioni, idee e stesure di nuovi progetti alle attività professionali quotidiane. Un intervallo necessario e sufficiente a definire anche i contorni e circoscrivere il raggio d’azione di questo portale, che non si limiterà a raccontare la vita di una sola città ma spazierà fra il territorio e la dimensione globale. Un lavoro che a partire dai prossimi giorni, e gradualmente, condurrà il sito a pieno regime.
    Le regole d’ingaggio, quasi inutile rimarcarlo, resteranno quelle di una visione del giornalismo centrata sull’efficacia della notizia: molto sport, molta cronaca locale, molta politica; la giusta attenzione alla cultura ed agli eventi; approfondimenti continui su storie e persone; un giornale (mi piace chiamarlo così, malgrado sia sul web) che lancerà temi e campagne di natura sociale; opinioni e commenti, anche di segno contrapposto su uno specifico argomento, purché autorevoli, per ristabilire il piacere del dibattito e la sana polemica in un contesto nel quale tutto si è velocemente affievolito e anestetizzato.

    L’indirizzo vitotroilo82@gmail.com è aperto a tutti i comunicati, agli interventi e alle proposte di collaborazione. L’obiettivo è costruire e consolidare un gruppo di autori e contributori.
    Saranno attivati, a breve, anche strumenti per sostenere questo progetto attraverso donazioni.

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  • InVito a canestro, la 26esima puntata

    InVito a canestro, la 26esima puntata

    26ª puntata stagionale di “InVito a Canestro”, la trasmissione di Telesveva dedicata al basket di Puglia e Basilicata condotta da Vito Troilo, con la collaborazione di Luca Ferrante e Patrizia Bruno.

    Spazio al Basket Corato, che ha da tempo centrato la salvezza in B interregionale e guarda già al futuro. Ospite in studio il direttore generale del club neroverde Roberto Caterina. La Puglia festeggia anche la permanenza conquistata dall’Adria Bari: celebreremo il traguardo raggiunto con il direttore sportivo Donato Ravelli in collegamento.

    Situazione quasi del tutto compromessa per Brindisi, sempre più vicina alla discesa in A2 dopo la sconfitta di Reggio Emilia. Nel secondo campionato vittoria per Nardò su Agrigento: un toccasana in vista degli imminenti playout.

    Giochi apertissimi in B Nazionale: Ruvo, con in sella il nuovo tecnico Stefano Rajola, ha superato Lumezzane e può ancora conquistare la prima posizione mentre il derby del PalaDolmen se l’è aggiudicato Bisceglie a spese di San Severo. Mentre i gialloneri per entrare in griglia playoff dovranno necessariamente battere Ruvo all’ultima giornata e sperare in risultati concomitanti, i Lions sono padroni del proprio destino perché vincendo a Ozzano avrebbero il vantaggio del fattore campo già nel primo turno dei playout. Ultima trasferta e nuova dignitosissima prova di Taranto nonostante lo stop sul campo di Mestre.

    Rush conclusivo anche in B interregionale: nel girone Gold Molfetta ha fallito il match ball per prendersi il primato e ora rischia di finire terza. Monopoli, dopo il ko interno con Reggio Calabria, ha ancora qualche chance di ingresso nei playoff. Finale di stagione senza pensieri per Corato e Lucera, come per la Dinamo Brindisi nel girone playout. È salva anche l’Adria Bari che domenica, battendo Rende farebbe felice Mola. La prospettiva di 0 retrocessioni pugliesi dal piano superiore abolirebbe anche i playout in Serie C mandando diversi club già in vacanza. Quanto alla C, nel girone pugliese l’ultima giornata definirà gli accoppiamenti delle semifinali promozione. Tutto definito nel gruppo campano: l’Academy Potenza ha chiuso al terzo posto ma solo per la classifica avulsa e sfiderà Portici nel primo turno. Playout per la University. La Juve Trani incrocerà Stabia nel secondo turno dei playout di B femminile, campionato al quale è stata promossa la Pink Bari grazie al 2-0 in finale sulle cugine dell’Angiulli. Gara 2 si è giocata al PalaFlorio davanti a una splendida cornice di pubblico: oltre 1500 spettatori per il basket femminile!

    Conduce: Vito Troilo

    In studio: Roberto Caterina, direttore generale Basket Corato

    In collegamento live: Donato Ravelli, direttore sportivo Adria Bari

  • Basket, i 15 giorni di Ruvo tra frenesie e contraddizioni

    Basket, i 15 giorni di Ruvo tra frenesie e contraddizioni

    Tanto indiscutibili le qualità di colui che è stato individuato per assumere la guida tecnica quanto incomprensibili le tempistiche seguite. Stefano Rajola è il nuovo allenatore della Pallacanestro Ruvo ma si fatica, oggettivamente, a capire perché questa scelta sia stata compiuta soltanto lunedì sera e annunciata nel tardo pomeriggio di martedì, quando erano già trascorsi ben 15 giorni dall’esonero di Federico Campanella. Oltre due settimane volate via con la squadra affidata a Gianpaolo Ambrico, assistente promosso a capoallenatore in un momento delicatissimo della stagione. Le due pesanti sconfitte rimediate in casa contro Faenza e sul parquet di Ozzano, inframezzate dal successo sul parquet del fanalino di coda Taranto, hanno complicato la situazione di classifica di uno degli organici ritenuti, a giusta ragione, tra i favoriti per il salto in A2. Un team costruito con ambizioni eloquenti e tutt’altro che sottaciute, capace di centrare la finalissima di Supercoppa e la Final Four di Coppa Italia oltre che in vetta alla graduatoria del girone B di Serie B Nazionale per larghi tratti della regular season.


    Un roster allestito con notevoli investimenti economici facendo fronte a ingaggi elevatissimi per portare a Ruvo giocatori vincenti, di alto lignaggio, dal passato molto importante… e dalla carta d’identità non trascurabile. Se la decisione di allontanare l’apprezzato Campanella dopo la brutta sconfitta nella semifinale di Coppa contro la Libertas Livorno e il kappaò interno in campionato con Faenza è parsa a molti tifosi e a quasi tutti gli addetti ai lavori come minimo sproporzionata, in ragione delle valutazioni su un gruppo falcidiato dagli infortuni e comunque in piena corsa per la leadership, la gestione successiva ha generato sinceramente più di qualche perplessità. Quasi nessuno avrebbe immaginato di vedere, con tutto il rispetto nei confronti della persona e della sua professionalità, il vice Ambrico responsabilizzato ed elevato a quel ruolo, considerando le mire della società e gli sforzi finanziari compiuti che avrebbero suggerito l’immediato ricorso ad un altro allenatore fra i tanti disponibili. Non è un caso che fra gli addetti ai lavori, una volta appreso della clamorosa cacciata di Campanella, si fosse acceso l’interesse per scoprire il nominativo di chi lo avrebbe sostituito entro 48 ore. E invece la dirigenza ruvese (mai come in questa vicenda è impossibile specificare dei nominativi, dato che nessuno si è esposto personalmente e parlare con i giornalisti non sembra più contemplato) ha tenuto Ambrico salvo ripensarci, evidentemente, in seguito al kappaò di Ozzano. Toccherà perciò a Rajola provare a dare la sua impronta su una formazione ora più indecifrabile che mai, circondata da un costante ed anacronistico alone di mistero sulle condizioni fisiche dei suoi giocatori, delle quali non sono informati prima di tutto i tifosi che pure non hanno mai fatto mancare il loro supporto sugli spalti nelle partite casalinghe.


    L’ultima gara ha evidenziato le assenze di Boev e Ghersetti (fra i dieci a referto ma infortunati di lungo corso), i forfait inattesi di Traini e Deri (dei quali non si sapeva nulla) e l’uscita dal campo di Contento per un nuovo risentimento alla caviglia nel secondo quarto. Domenica bisognerà battere Lumezzane fra le mura amiche mentre nell’ultima giornata i biancazzurri saranno di scena a San Severo. Conquistare il primo posto, o in alternativa il secondo, significherebbe evitare le due livornesi in semifinale a prescindere dal tabellone in cui si finirebbe, presupponendo più agevoli gli incroci con una delle due compagini di Montecatini (compresa la Herons vincitrice della Coppa Italia). Restano le evidenti incognite sul numero degli arruolabili nell’immediato e dei recuperabili, sull’incidenza della fatica in vista di playoff con gare ravvicinate anche a distanza di due giorni ma soprattutto sulla capacità dell’ambiente di ritrovare serenità ed equilibri che paiono essere stati perduti nelle ultime settimane. Stefano Rajola ha accettato una sfida stuzzicante e merita i migliori auguri come tutta la piazza di Ruvo.

  • InVito a canestro, la 25esima puntata

    InVito a canestro, la 25esima puntata

    25ª puntata stagionale di “InVito a Canestro”, la trasmissione di Telesveva dedicata al basket di Puglia e Basilicata condotta da Vito Troilo, con la collaborazione di Luca Ferrante e Patrizia Bruno.

    Ampio spazio alla Dinamo Brindisi, matricola del torneo di Serie B interregionale che ha conquistato una brillante salvezza. Ospite in studio Dario Recchia, general manager del team messapico, al centro di un meritato approfondimento.

    Focus incentrato sul rush finale di stagione regolare nei principali campionati: dalla Serie A, con l’Happy Casa Brindisi ancora in lotta per evitare una dolora retrocessione alla A2, con Nardò che dovrà giocare i playout. In B Nazionale è crisi per Ruvo, scivolata in terza posizione, mentre San Severo è in corsa per l’accesso ai playoff. Bisceglie andrà a caccia della miglior posizione possibile negli spareggi salvezza. Sugli scudi Taranto che, a dispetto della già certificata discesa di categoria, domenica ha ottenuto una vittoria da applausi su Padova.

    Molfetta ha ripreso il primato nel girone Gold di B interregionale mentre Monopoli vuole strappare il sesto posto che vale l’approdo in griglia playoff. Fuori da giochi, invece, sia Corato che Lucera. Con la Dinamo Brindisi, intanto, festeggia anche l’Adria Bari ormai a un passo dalla permanenza, traguardo che Mola potrebbe centrare senza giocare lo spareggio con la terzultima del girone del centro Italia.

    In C pugliese mancano due turni al termine della prima fase: definita le quattro qualificate ai playoff, bisognerà attendere per conoscere gli accoppiamenti delle semifinali. La salvezza di Mola al piano superiore neutralizzerebbe lo svolgimento dei playout lasciando la sola retrocessione, già acquisita, di Apricena. Nel girone campano l’Academy Potenza ha ceduto sul campo di Portici complicando la sua corsa al primato.

    Sorprese sgradevoli per le nostre formazioni di B femminile: Basilia Potenza e Dinamo Taranto sono state eliminate nel primo turno dei playoff e la Juve Trani si è complicata la vita perdendo in casa gara1 del primo turno playout con Catanzaro.

    Conduce: Vito Troilo
    In studio: Dario Recchia, general manager Dinamo Brindisi

  • Basket, botta e risposta fra i club di Faenza e Roseto sui fatti accaduti nel match di domenica

    Basket, botta e risposta fra i club di Faenza e Roseto sui fatti accaduti nel match di domenica

    Duro scambio a distanza tra le società di Faenza e Roseto a margine del match valido per la trentaduesima giornata del campionato di basket di Serie B Nazionale Old Wild West, che si è concluso con il successo della squadra romagnola per 76-56.

    Il club faentino è intervenuto con una nota per stigmatizzare alcuni comportamenti tenuti dai sostenitori abruzzesi: «La società Raggisolaris condanna fermamente quanto avvenuto domenica durante la partita tra Blacks e Roseto, episodi che hanno rovinato una bella giornata all’insegna dello sport.

    I valori che negli anni sono sempre stati portati avanti dalla dirigenza e da tutti i suoi tesserati non c’entrano nulla con quanto è accaduto nel finale di gara, quando la curva ospite ha fatto scoppiare un petardo che ha provocato un enorme boato all’interno del palasport, facendo impaurire i tanti bambini presenti e le loro famiglie, a cui è seguito il lancio in campo di una bottiglia, di accendini e di monete. Inoltre i “tifosi” di Roseto hanno distrutto vetri e cartelloni pubblicitari. Anche i giocatori si sono spaventati, tanto che gli arbitri hanno sospeso la gara per qualche minuto.

    È inammissibile che un simile gesto sia avvenuto in un ambiente in cui le persone vengono per divertirsi e per vivere un momento di gioia e di divertimento e ci auguriamo che simili deprecabili episodi non si ripetano più. Auspichiamo che gli organi di giustizia prendano tutti i provvedimenti disciplinari del caso».



    Replica a stretto giro: «La Pallacanestro Roseto intende rispettosamente offrire il proprio punto di vista sulla questione, unendosi alla condanna di azioni antisportive.
    Azioni come il mancato rispetto del principio di reciprocità, visto che a Roseto nella gara di andata gli ospiti da Faenza sono stati accolti al prezzo di 10 euro per adulti ed ingresso gratuito per i bambini, mentre i Rosetani hanno dovuto corrispondere un prezzo del biglietto quasi doppio, oltre ai bambini paganti già dal sesto anno di età.
    A Roseto l’ex Andrea Pastore è stato premiato con una targa in un clima di serenità, mentre a Faenza i nostri atleti Mantzaris e Petracca sono stati accolti con gomitate in pieno volto già dai primi minuti di “gioco”.

    Roseto investe lautamente nella sicurezza del proprio impianto di gioco, compresa la gestione di ingressi e uscite separate del pubblico di casa e di quello ospite, oltre ai meticolosi controlli di sicurezza in ingresso: domenica a Faenza nessuno di questi aspetti è parso all’altezza di una presunta partita di cartello.

    La Pallacanestro Roseto plaude alla cordialità del personale di servizio presente al Pala Cattani, ma non può fare a meno di sottolinearne l’esiguità, oltre ai pochi addetti all’ordine pubblico.

    Sapendo che Faenza giustamente ambisce, visti gli sforzi fatti e gli investimenti perfezionati nella costruzione della squadra, a un palcoscenico superiore non possiamo che auspicare un miglioramento della accoglienza e della logistica.

    Circa il danneggiamento di vetri e tabelloni pubblicitari, avendo la dirigenza rosetana seguito la partita all’interno dell’impianto, crediamo sia giusto, per amor di verità, dire che quelle infrastrutture si presentavano già bucate, pericolosamente scheggiate e malmesse prima dell’inizio dell’incontro. Erano già in quello stato molti cartelloni ben al di fuori della sezione riservata al tifo ospite. La Pallacanestro Roseto si permette perciò, avendo rimosso da tempo cartelloni del genere dal proprio palasport, di consigliare alla società faentina la sostituzione degli stessi con materiale più adatto o la loro totale rimozione.

    Quanto ai valori sportivi, che di certo Faenza e Roseto condividono, ci preme sottolineare nuovamente ed amaramente le gomitate in pieno volto assestate con malizia e sistematicità ai nostri giocatori sin dai primi minuti della partita, che nulla avevano di sportivo.
    Come deprecabile e fuori luogo è parsa l’esultanza provocatoria ed irriguardosa del giocatore comunitario del Faenza (dopo il canestro del 12-10 e pochi istanti dopo la gomitata rifilata al nostro giocatore Mantzaris) rivolta al pubblico rosetano situato dietro la panchina di Roseto e composto per lo più da famiglie. Nel nostro palasport, quando i giocatori di casa esultano lo fanno a beneficio dei proprio tifosi, senza lanciare inutili provocazioni.
    Provocazioni come quelle rivolte al tifo organizzato rosetano da alcuni spettatori e dirigenti della squadra di casa, situati al tavolo dietro il canestro, che invece di godersi la partita dell’anno hanno passato gran parte del loro tempo a voltarsi verso i nostri tifosi, alternando ironici applausi a gestacci poco commendevoli.

    Pertanto, invocare provvedimenti disciplinari da parte della società faentina ci pare congruente come quel giocatore che si rivolge all’arbitro invocando una sanzione da comminare all’avversario, pretendendo di prevaricare così gli organi di giustizia e scambiando il suo punto di vista per verità assoluta.

    Lavoriamo tutti insieme per impianti accoglienti e sicuri ed assumiamoci le giuste responsabilità dinnanzi a comportamenti provocatori ed antisportivi sia dentro che fuori dal campo. Aiutiamo lo sport che amiamo ad evolvere!