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  • Trinitapoli, al lavoro per il ripristino della pista di atletica dello stadio

    Trinitapoli, al lavoro per il ripristino della pista di atletica dello stadio

    Il cronoprogramma è piuttosto ambizioso: gli interventi dovrebbero concludersi entro la fine di maggio. Lo stadio di via mare sarà impreziosito con la riattivazione della pista d’atletica. Lo ha stabilito, attraverso la delibera n° 39 del 28 marzo scorso, la commissione straordinaria che amministra il comune casalino, sciolto per l’accertamento di forme di ingerenza della criminalità organizzata e in attesa delle elezioni dell’8 e 9 giugno, che ripristineranno il principio della democrazia rappresentativa. L’opera sarà finanziata per l’intero importo previsto di 180 mila euro proprio con fondi che il ministero dell’interno ha messo a disposizione dei comuni destinatari di un provvedimento di scioglimento.
    La pista, in conseguenza dell’ultimo restyling compiuto sull’impianto, risalente al 2019, era stata ritinteggiata e di fatto abbandonata. Non solo: i battenti del campo sportivo sono rimasti chiusi dal 2021 alla luce della mancata omologazione della struttura da parte dei Vigili del fuoco, malgrado per la Federcalcio fosse tutto in regola.

    I commissari Giuseppina Ferri, Salvatore Guerra e Massimo Santoro hanno avviato le procedure per il superamento delle criticità evidenziate: il rettangolo di gioco è già utilizzato per gli allenamenti delle formazioni giovanili trinitapolesi, confidando in un via libera per lo svolgimento delle partite ufficiali in presenza di pubblico. Un compromesso consentirà la coesistenza fra campo di calcio in erba sintetica e pista per l’atletica leggera, come ha spiegato il fiduciario comunale del Coni Giuseppe Acquafredda: «Si sono dovute sacrificare alcune corsie, tanto da ridurre a quattro quelle sui 400 metri e a cinque quelle sul rettilineo dei 100 metri piani. Il rettangolo di gioco, in virtù della maggiore superficie ricavata, sarà omologato per poter ospitare incontri calcistici tra squadre professionistiche. I lavori per la realizzazione di playground all’aperto per basket e pallavolo e di un campo da tennis sui lati corti hanno fatto scomparire del tutto la buca con acqua per le siepi in pista. Sono state rimosse anche la gabbia per i lanci di martello e disco, la pedana del getto del peso e quelle per salto in alto e salto con l’asta». Il progetto potrebbe prevedere il reintegro di alcuni elementi, collocati in aree rimaste ancora libere. «La progressiva riapertura degli spazi sportivi finora chiusi è un segnale di rinascita» hanno spiegato dalla commissione straordinaria. «La pista tornerà presto a disposizione di tutta la comunità e degli atleti di Trinitapoli che riescono ad emergere a livello regionale e nazionale».

  • Fuochi d’artificio in piazza per il compleanno, multa di 250 euro a 18enne andriese

    Fuochi d’artificio in piazza per il compleanno, multa di 250 euro a 18enne andriese

    Pugno di ferro del Comune di Andria rispetto alle infrazioni delle normative riguardanti la sicurezza e il disturbo della quiete pubblica. La sindaca Giovanna Bruno ha annunciato, attraverso i social, la multa di 250 euro a carico di una giovanissima andriese. «Peccato per la diciottenne della scorsa settimana. In piazza Catuma, a mezzanotte in punto, fuochi d’artificio per lei. Non autorizzati, ovviamente. Individuati i responsabili e comminata la relativa sanzione» ha spiegato il capo dell’amministrazione.

    «Più di uno, in questo periodo, si sta rovinando la festa. E andremo avanti su questa strada, ancora e poi ancora» ha evidenziato Bruno, ringraziando la Polizia Locale e aggiungendo: «Bisognerebbe impegnarla su ben altro ma ci tocca fare anche questo e lo facciamo». La sindaca ha rivolto un ringraziamento «a quei concittadini, che mi auguro nel tempo possano essere sempre di più, disposti a collaborare per ripristinare ciò che dovrebbe essere assolutamente normale in un vivere civile: rispettare le regole! Avanti il prossimo». Sono diverse le segnalazioni di episodi simili in diverse città della Bat.

  • Bisceglie, svolta epocale: da aprile cambiano orari e modalità di fruizione delle farmacie di turno

    Bisceglie, svolta epocale: da aprile cambiano orari e modalità di fruizione delle farmacie di turno

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    Una modifica significativa, resa necessaria dall’esigenza di fornire un servizio migliore all’utenza. A partire dal giorno di Pasquetta, lunedì 1° aprile, la farmacia di turno a Bisceglie oltre il classico orario delle 20 resterà aperta fino alle 23. L’accesso urgente, che consiste nel contattare il farmacista su chiamata e versando un diritto addizionale di 7 euro e 50 centesimi, sarà perciò considerato solo dalle 23:01 alle 8:30 del giorno successivo. Il sindaco Angelantonio Angarano ha accolto la richiesta formulata dai farmacisti biscegliesi, già autorizzata precedentemente dal consiglio dell’ordine interprovinciale Bari-Bat. Il periodo di vigenza della nuova disposizione scadrà il 31 dicembre 2025 ed è, naturalmente, rinnovabile.

    Gli utenti biscegliesi, d’ora in avanti, avranno la possibilità di rivolgersi alla farmacia di turno che sarà aperta al pubblico dalle 20 alle 23 mentre la modalità di fruizione del servizio nell’arco notturno passa dai “battenti chiusi” alla chiamata per urgenze. Sarà cura dei farmacisti fornire un recapito telefonico e/o un indirizzo reperibile per espletare il loro turno dalle 23:01 alle 8:30 del mattino successivo.
    Su questo sito, nei prossimi giorni, sarà attivata un’apposita rubrica con l’elenco delle farmacie di turno a Bisceglie.

  • Basket, appunti sparsi sulla Final Four di Coppa Italia di A2 e B Nazionale

    Basket, appunti sparsi sulla Final Four di Coppa Italia di A2 e B Nazionale


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    I riflettori si sono spenti e un’altra edizione della Coppa Italia targata Lega Nazionale Pallacanestro è andata in archivio. Fra sabato 16 e domenica 17 marzo, sulle tavole del riqualificato (e ritrovato) PalaTiziano di Roma, si è celebrato il rito dell’assegnazione dei trofei riservati alle compagini di Serie A2 e B Nazionale. Una competizione accompagnata dalle puntuali scaramanzie a posteriori di tifosi, dirigenti, giocatori e allenatori delle squadre che non la vincono sulla presunta maledizione secondo la quale aggiudicarsi la Coppa significherebbe “condannarsi” a non conquistare la promozione nella categoria superiore. Le statistiche, ad onor del vero, supportano questa tesi ma forse bisognerebbe considerare anche l’ampio divario temporale fra il momento nel quale ci si qualifica per la Final Four (il termine del girone d’andata: metà gennaio), l’effettivo svolgimento della manifestazione (metà marzo) e le settimane decisive dei playoff (fine maggio).

    Foto E.Castoria / Ciamillo-Castoria / LNP foto

    Dunque, Roma. La scelta di Lnp non fa una grinza: è stato giusto cogliere l’opportunità di portare un avvenimento cestistico di respiro nazionale nella capitale, specialmente in un impianto affascinante riattivato per l’occasione. La posizione centrale della sede individuata, inoltre, ha fugato qualsiasi potenziale incertezza sul clamoroso ed inesorabile arretramento della pallacanestro al sud. I dirigenti di società, gli allenatori di club, i giornalisti accreditati dalle regioni dell’Italia meridionale si sono potuti contare sulle dita di due mani: non c’era nessun collega dalla Sicilia malgrado il “fenomeno” Trapani e gli oltre 500 tifosi al seguito; il sottoscritto e Luca Ferrante eravamo gli unici rappresentanti di testate (Telesveva e Quotidiano di Puglia) al di sotto di Roma insieme a Marco Rapone de “Il centro” (presente per Roseto ma solo al sabato). Il preoccupante e perdurante vuoto informativo sulle vicende della palla a spicchi di una parte significativa di questo Paese dovrebbe fare seriamente riflettere. E invece non sembra importare più di tanto. Ci toccherà fare qualcosa di notevole per invertire la rotta. Rincuora essere stati testimoni diretti di una delle prime apparizioni ufficiali di Margaret Gonnella nel nuovo (e meritatissimo) ruolo di vicepresidente Fip. Eccola durante la premiazione di Matteo Fantinelli della Fortitudo Bologna, finalista sconfitta della Coppa di A2. (LNP Foto/Ciamillo-Castoria)

    Le incognite e le perplessità della vigilia su logistica e ordine pubblico, in tutta sincerità, ritengo siano state superate da un’organizzazione in continuo miglioramento. La gestione dei flussi di tifoserie animate da forti e storiche rivalità è stata piuttosto positiva, al netto di qualche battibecco isolato, peraltro subito sedato dalla Polizia. La struttura è stata raggiunta da un numero soddisfacente di sostenitori delle varie protagoniste anche se gli incastri degli orari delle partite non hanno mai consentito di mettere in evidenza un impianto realmente gremito nonostante il sold out tecnico, in quanto i posti sono stati venduti per l’intera giornata di gare anziché per il singolo match. Non sono mancate le polemiche in merito all’assegnazione degli accessi al PalaTiziano per gli agenti sportivi (i procuratori).

    Il mio mvp? Era in campo con la squadra speciale del Cia, il comitato italiano arbitri. Si chiama Vincenzo Agnese, è di Barano d’Ischia, ha 29 anni, giornalista di professione e ha diretto la finale di Serie B Nazionale tra Herons Montecatini e Libertas Livorno dimostrando ancora una volta tutte le qualità che mi piacerebbe ritrovare in un arbitro: personalità forte ma non prevaricatrice, eccellente atletismo, perfetto controllo dell’emotività, un metro di valutazione chiaro e lineare, capacità di smussare gli angoli negli scambi con giocatori e allenatori. Ben supportato da Daniele Gai di Roma, Agnese ha confermato di valere il salto di categoria. Scrivo queste righe poche ore dopo la significativa decisione del comitato regionale Fip Campania di sospendere il campionato di Serie D a causa delle aggressioni subite da alcuni arbitri, finiti addirittura al pronto soccorso. Un gesto forte, quello compiuto dal presidente Antonio Caliendo, che si spera torni utile nel formare approcci ben differenti al mondo arbitrale.

    L’arbitro Vincenzo Agnese durante la finale Fabo Herons Montecatini-Akern Libertas Livorno (Foto E.Castoria / Ciamillo-Castoria / LNP foto)

    Le mie “impressioni di metà marzo” rispetto a quanto lasciato sul parquet nelle due giornate potrebbero apparire ripetitive a quegli appassionati che da sabato in poi hanno seguito, visto, letto, ascoltato le argomentazioni dei vari commentatori. Non sarò qui a snocciolare dati che peraltro, nel caso specifico della netta sconfitta di Ruvo nella semifinale con la Libertas Livorno, ho già utilizzato nel consuntivo sulle colonne del Quotidiano di Puglia di mercoledì.

    Gli appunti sparsi sulla Final Four di A2 non possono prescindere da una sottolineatura sul caso Trapani. Il proprietario Valerio Antonini ha esonerato Daniele Parente in seguito alla batosta rimediata sabato in semifinale dalla Fortitudo Bologna: un -32 senza appello. Ora, cacciare via un tecnico il 16 marzo fa già notizia di per sé, soprattutto calcolando l’esigenza, per chiunque gli subentri, di conoscere la squadra ed inserirsi un minimo nell’ambiente. La panchina saltata, però, è quella della formazione in testa al girone verde di A2, con un eccellente bilancio di 24 vittorie e due sole sconfitte in campionato e che ha già messo in bacheca la Supercoppa a fine settembre scorso. «Ma come cazzo si fa?» è stata la frase più gettonata del lunedì cestistico italiano.
    Antonini intanto ha scelto e presentato il successore, Andrea Diana, provando a descrivere (un po’ goffamente) il kappaò in Coppa come la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della gestione Parente, evidentemente sciagurata… Mah.
    Sabato sera, una volta rientrato in camera, ho letto i primi boatos ma confesso di non aver avuto il coraggio di dire al buon Luca Ferrante che per un attimo ho collegato all’affaire Trapani la presenza sugli spalti di un noto esponente politico bolognese immaginandolo, in perfetto stile democristiano, un candidato ideale ad assumere l’onere e l’onore di condurre la formazione granata: un uomo buono per tutte le stagioni. Del resto, per gli squali trapanesi (Sharks), chi meglio di un rappresentante della balena bianca come lui?

    Pierferdinando Casini (Foto M.Ceretti / Ciamillo-Castoria / LNP foto)

    Pillole, sempre dalla Coppa di A2. Fortitudo Bologna spuntata senza Aradori in finale e depotenziata dall’infortunio di Freeman. Un piacere rivedere Alberto Conti, ex CJ Taranto e figlio dell’attuale coach di Ozzano, gettato nella mischia domenica addirittura in quintetto da quel grande allenatore che è Attilio Caja. Un ex Bisceglie fra le quattro partecipanti alla Final Four: Luigi Sergio della Fortitudo, peraltro impiegato per alcuni minuti in semifinale. Antimo Martino ha fatto innamorare perdutamente i tifosi forlivesi e guida il suo gruppo con una naturalezza che lascia per certi versi sbigottiti: bravissimo! Applausi per Allen, che ha stretto i denti nonostante i guai muscolari, e Zampini che ha conquistato il trofeo di Mvp. Bella e meritata soddisfazione per Maurizio Tassone, ex Molfetta che ha alzato la Coppa. Finiti gli aggettivi per Daniele Cinciarini che curiosamente si è preso la scena un paio d’ore dopo il tiro libero decisivo e la corsa fra il pubblico pesarese di suo fratello Andrea in seguito alla vittoria pesantissima sulla Virtus Bologna. Cantù mi ha deluso e non solo per gli appena 59 punti segnati contro Forlì. Mi aspettavo di più, in particolare, dall’ex azzurro Burns.

    (Foto A.Gilardi/ Ciamillo-Castoria / LNP foto)

    Siamo agli appunti sparsi sulle due semifinali e la finale di B Nazionale con una premessa doverosa: proiettare gli spunti emersi in due partite ravvicinate a distanza di 24 ore (o, peggio, di un solo incontro) sui playoff, molto più lunghi, complessi e caratterizzati da diverse variabili, sarebbe un grossolano errore. Questo, ovviamente, vale anche per le protagoniste di A2. L’oggettiva preoccupazione per la batosta rimediata da Ruvo, perciò, riguarda l’impatto devastante del quintetto di partenza con la partita e l’eccessiva facilità con cui la Libertas Livorno ha assunto il controllo. Se il talento non è mai un’opinione allora, con analoga franchezza, è necessario ammettere come nemmeno la carta d’identità lo sia. Federico Campanella ha in organico 9 giocatori (nove!) di età pari o superiore ai 29 anni compiuti. Livorno ne ha solo cinque, come la Herons Montecatini, mentre Roseto appena tre. Ruvo, al PalaTiziano, non ha potuto realmente competere: il peso degli infortuni, la stanchezza psicofisica di coloro che hanno tirato la carretta, la naturale propensione a spostare l’asticella ai playoff quando si confida di essere al completo (o quasi) hanno giocato a sfavore dei biancazzurri. Il lavoro difensivo del 2004 Allinei su Jackson (di 19 anni più grande) si è rivelato efficace, visto che lo statunitense ha segnato il primo canestro della sua gara al 17′. Un motivo per sorridere è sicuramente il rientro di Marco Contento, in campo per 13 minuti.

    Marco Contento in azione (Foto M.Ceretti / Ciamillo-Castoria / LNP foto)

    Pillole dalla Coppa di B Nazionale. Tifoserie massicce e compatte quelle di Livorno, Montecatini e Roseto. Ci si aspettava sicuramente una partecipazione ben superiore di ruvesi rispetto alla sparuta cinquantina di persone presenti sugli spalti, peraltro senza striscioni né tamburi al seguito. Sugli scudi alcuni volti noti anche alle latitudini pugliesi: l’ex Bisceglie Diego Terenzi, in forza alla Libertas, ha giocato di più e meglio in semifinale. Protagonista essenziale per il successo dei termali dell’ottimo coach Barsotti è stato quel Daniele Dell’Uomo non valorizzato a dovere nelle sue esperienze con Corato e Molfetta. Una tripla del mancino calabrese ha chiuso i conti nella finalissima e i 15 punti realizzati costituiscono il secondo bottino individuale di Montecatini alle spalle dei 16 dell’mvp Benites. Il lungo di origini rumene Dorin Buca, classe 2002, è un prospetto sempre più interessante: allenarsi con Fantoni non può che essergli stato d’aiuto. Coach Gramenzi ha tenuto in campo quattro giocatori della sua Roseto per 30 o più minuti nello sfortunato match con Montecatini: la panchina ha contribuito con appena sei punti complessivi, tutti di Tamani. Team abruzzese sconfitto nonostante le 22 palle perse dagli avversari.

    Tifosi livornesi (E.Castoria / Ciamillo-Castoria / LNP foto)

    Il contorno. C’era Gianni Petrucci, c’era Valerio Bianchini, c’erano tanti addetti ai lavori (con quelli del sud assenti ingiustificati, come già scritto) e si sono visti personaggi dello spettacolo, da Andrea Delogu a Michela Giraud. Ottimo il lavoro compiuto dai due speaker della manifestazione, professionali e puntuali. La parte di intrattenimento negli intervalli e durante il timeout è stata ben curata, sul solco dei sensibili miglioramenti che Lnp ha compiuto nell’offerta dell’evento al pubblico, facilitando anche il compito dei giornalisti accreditati. La “cartolina” adatta per chiudere il weekend romano sotto questo punto di vista è sicuramente quella del sorriso di Valentina Vignali: una ragazza che per il nostro basket rappresenta un significativo valore aggiunto e le cui vicende personali, raccontate con delicatezza, hanno trasmesso messaggi positivi a tanti giovani (e non giovani) che la seguono sui social. Ecco spiegato l’affetto smisurato che raccoglie, oltre l’innegabile avvenenza fisica. Vorremmo tanto che la pallacanestro italiana fosse un po’ come lei: bella, affascinante, interessante, capace di far parlare di sé, catalizzatrice di passioni e di emozioni.

    Valentina Vignali (Foto M.Ceretti / Ciamillo-Castoria / LNP foto)
  • Basket, i calendari della seconda fase di B Interregionale

    Basket, i calendari della seconda fase di B Interregionale

    Un fine settimana di sosta precederà la partenza della seconda fase del torneo di Serie B Interregionale, campionato creato nell’ambito della controversa riforma federale delle competizioni maschili di pallacanestro. Il dibattito sull’esito della separazione della vecchia B in due tronconi è aperto da tempo, specie in considerazione dell’accresciuta esigenza di competenze e risorse per sostenere la B Nazionale, categoria nobilitata da un valore tecnico medio delle squadre altissimo al quale non sempre corrispondono assetti societari solidi né una classe arbitrale di pari spessore e preparazione.
    La quarta serie del basket italiano si è ritagliata uno spazio sui media sempre più crescente e in modo piuttosto uniforme, pur faticando come di consueto nelle regioni meridionali. I gironi G e H, con club pugliesi, campane, siciliane e calabresi in lizza, s’incroceranno secondo quanto previsto dalla non semplice formula del campionato, illustrata martedì nel corso della 19esima puntata di InVito a canestro su Telesveva (qui).

    Le prime quattro classificate al termine della stagione regolare in ciascuno dei due gironi andranno a formare il raggruppamento Play in Gold mentre le compagini giunte dal quinto all’ottavo posto parteciperanno alla fase Play in Silver e le squadre dalla nona alla dodicesima posizione ai playout.

    Il meccanismo di prosecuzione è identico per le tre fasi: ogni formazione porterà con se i punti acquisiti negli scontri diretti della stagione regolare con le altre tre del girone di provenienza che hanno avuto accesso nella stessa fase. La Virtus Molfetta, per esempio, partirà nei Play in gold dai punti ottenuti nelle sei sfide giocate contro Angri, Monopoli e Power Basket Salerno. In questa fase, perciò, tutte le squadre giocheranno altre otto gare, su andata e ritorno, contro le quattro che provengono dal girone in cui non erano inserite nella prima fase. La Virtus Molfetta affronterà quindi Orlandina, Ragusa, Sala Consilina e Viola Reggio Calabria.
    Questa è la classifica di partenza dei Play in Gold

    Al termine delle otto giornate, le prime sei classificate si qualificheranno per i playoff promozione mentre le altre si fermeranno avendo già acquisito il diritto a partecipare al prossimo torneo di Serie B Interregionale.
    Ecco il calendario della fase Play in Gold

    Questa invece è la situazione iniziale dei Play in Silver

    Al termine delle otto giornate, le prime due classificate si qualificheranno per i playoff promozione mentre le altre si fermeranno avendo già acquisito il diritto a partecipare al prossimo torneo di Serie B Interregionale. I playoff promozione, con 8 formazioni al via, si snoderanno su quarti, semifinali e finale la cui vincente sarà subito promossa in B Nazionale mentre la perdente giocherà uno spareggio in gara unica su campo neutro contro la finalista sconfitta degli incroci di gironi E-F per determinare un’altra promozione in B Nazionale.
    Ecco il calendario della fase Play in Silver

    Questa infine è la graduatoria di partenza dei playout

    Al termine delle otto giornate, le ultime due classificate retrocederanno in Serie C, la terzultima giocherà uno spareggio in campo neutro e gara secca contro la terzultima dei playout dei gironi E ed F mentre le altre si fermeranno acquisendo il diritto a partecipare al prossimo torneo di Serie B Interregionale.
    Ecco il calendario della fase playout

    Foto Donato Volpe per Virtus Molfetta

  • Andria, sigilli a carrozzeria abusiva

    Andria, sigilli a carrozzeria abusiva

    Le Fiamme Gialle della Compagnia di Andria hanno scoperto un garage all’interno del quale veniva esercitata abusivamente l’attività di riparazione di autoveicoli.
    I finanzieri sono stati attratti da un anomalo e consistente movimento da e per la rimessa, priva di qualsiasi tipologia di segno identificativo. L’intervento effettuato per accertare quali attività fossero effettuate all’interno dell’immobile ha consentito di appurare la totale abusività dell’autoriparatore, che è risultato privo di ogni genere di autorizzazione amministrativa oltre che completamente sconosciuto al fisco.

    La Guardia di Finanza ha sequestrato una cabina da verniciatura (ovvero il “forno da carrozziere”), due tavoli da lavoro, tre scaffali e due compressori, oltre alla completa attrezzatura necessaria per l’esercizio dell’attività di carrozziere (chiavi inglesi, cacciaviti ed utensili vari).

    Al momento dell’accesso sono state peraltro rinvenute due autovetture in riparazione.

    Al termine delle operazioni, i locali adibiti a carrozzeria abusiva sono stati sottoposti a sequestro mentre il titolare è stato segnalato alla Regione per l’irrogazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente.

    È attualmente in corso la ricostruzione, da parte dei militari della Guardia di Finanza, dei ricavi conseguiti nell’esercizio dell’attività e completamente sottratti a tassazione.

  • Senato, Boccia sfida Fitto: «Venga in aula a riferire sul Pnrr»

    Senato, Boccia sfida Fitto: «Venga in aula a riferire sul Pnrr»

    «Il Pd non ha dato il suo assenso all’impianto del calendario del Senato, e non perché non sarà in prima linea su alcuni provvedimenti ma perché il tema è politico. E il tema sono le informazioni al Parlamento del ministro Fitto sui contenuti del nuovo Pnrr». Lo ha affermato il biscegliese Francesco Boccia, presidente del gruppo dem in Senato.
    «La mancanza di rispetto verso il Parlamento e la relativa attenzione prestata alle sue richieste non sono un danno alle opposizioni ma un danno alla credibilità di tutti noi. Sono mesi che chiediamo al ministro Fitto di venire in aula non a fare un’informativa, che è sempre importante per tenere aggiornato il Parlamento in tempo reale, ma che sui contenuti del Pnrr contenente il RepowerUe, tramesso il 7 agosto 2023 alla Commissione e approvato l’8 dicembre dal Consiglio Ue, ci sia con chiarezza la relazione del ministro, che era stato un affare assegnato alle commissioni. Lo dico anche ai presidenti delle Commissioni: chiedete rispetto. Sono passati mesi e non sappiamo cosa il governo ha deciso sul Pnrr e attraverso noi non lo sanno centinaia e centinaia di amministratori locali, molti consigli regionali».

    Dure critiche del senatore biscegliese al Governo: «Non so se la maggioranza vive nel nostro Paese ma credo che come enti locali e imprese chiedono a noi, chiedono anche a loro. So che l’insofferenza aumenta e se l’insofferenza aumenta in un Parlamento con la maggioranza afona, il rischio è l’umiliazione stessa del Parlamento. Noi del Pd non siamo più in grado di dare assenso al calendario, oggi e nelle settimane successive, finché non avremo da Fitto una relazione compiuta a partire non da questo semestre, ma anche dal precedente. Quando si scoprirà che i progetti non vanno avanti nonostante le risorse, perché Giorgetti non dà risposte, forse si scoprirà che pasticcio la maggioranza ha costruito o sta coprendo. Il Parlamento continua ad essere all’oscuro delle scelte del ministro Fitto che hanno modificato alla radice progetti di investimento rilevanti e centrali». 

  • Il cammino sinodale dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie su Tv2000 e Radio in blu

    Il cammino sinodale dell’Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie su Tv2000 e Radio in blu

    Due programmi, uno radiofonico su RadioInBlu2000 alle ore 18, l’altro televisivo su TV2000 (canale 28) alle 19:30, dal titolo “In cammino”, in onda giovedì 22 febbraio, con al centro il Cammino sinodale dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

    E’ ormai noto che, da alcuni anni,  a seguito dell’impulso dato da Papa Francesco, le Chiese che sono in Italia, come quelle della Chiesa universale, sono impegnate a vivere un percorso, un “cammino” appunto, teso alla riscoperta della dimensione sinodale della vita credente.

    Tv2000, l’emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana, assieme a RadioInBlu200, ogni giorno dedica  uno spazio di racconto, di confronto e di dialogo, per seguire il percorso sinodale in corso, per condividere le esperienze diocesane più interessanti, per approfondire i processi innovativi avviati dalle chiese locali. “In cammino”, programma condotto da Enrico Selleri,  sta seguendo con passione e partecipazione le tappe di questo viaggio destinato a condurre nel futuro la comunità dei credenti. E lo fa lasciandosi interrogare dalle difficoltà che le comunità incontrano e dando testimonianza, nello stesso tempo, della vitalità della Chiesa italiana, della ricchezza dei suoi carismi e dei sui ministeri.

    Il 22 febbraio sarà la volta del racconto di quanto sta accadendo nella comunità ecclesiale di Trani-Barlette-Bisceglie. Prevista la partecipazione di Monsignor Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie; don Vincenzo Di Pilato, Responsabile della Equipe del Percorso Diocesano di Formazione (PDF); suor Roberta Decleva, referente diocesana per il Cammino sinodale; Paola Chiariello, componente Equipe del PDF; Mariateresa Gattullo, referente diocesana per il Cammino sinodale.

  • Strisce blu a Bisceglie, Nelmodogiusto: «Bene che il Pd abbia rotto il silenzio della maggioranza»

    Strisce blu a Bisceglie, Nelmodogiusto: «Bene che il Pd abbia rotto il silenzio della maggioranza»

    «Il gruppo politico #nelmodogiusto prende atto che finalmente, ,dopo le proprie rimostranze e «dichiarazioni in merito alla situazione della sospensione dei parcheggi a pagamento nonché della situazione svantaggiosa in cui si sono ritrovati i dipendenti della ditta, un gruppo politico di maggioranza (il Partito Democratico) abbia rotto il silenzio in merito, manifestando la volontà di tutela dei lavoratori». È quanto sostenuto, in una breve nota, da Gianni Casella e Giorgia Preziosa, esponenti dell’opposizione.

    «Ci auguriamo che durante il consiglio comunale del prossimo 26 febbraio dove si discuterà del bilancio di previsione si possa discutere della nostra proposta, più volte ribadita, di riavvio delle attività di parcheggio a pagamento e di ripristino dei livelli occupazionali senza azioni personalistiche e nell’interesse esclusivo di tutela dei lavoratori». 

  • Carabinieri, il Generale Del Monaco visita le stazioni di Trinitapoli e Margherita di Savoia

    Carabinieri, il Generale Del Monaco visita le stazioni di Trinitapoli e Margherita di Savoia

    «Dovete essere i protagonisti del territorio, punti di riferimento per ogni cittadino». Queste le parole con cui il Generale Ubaldo Del Monaco, Comandante della Legione Carabinieri Puglia, si è rivolto ai militari delle stazioni di Trinitapoli e Margherita di Savoia.

    Il Generale dopo aver visitato gli spazi accompagnato dai rispettivi comandanti, ha tenuto un discorso incentrato sulla figura del carabiniere e l’importanza dello stesso in contesti in cui bisogna prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità specialmente avendo un occhio di riguardo per i reati di violenza di genere. «Il mestiere del carabiniere è affascinante e allo stesso tempo impegnativo in quanto essere carabinieri è da sempre sinonimo di affidabilità».