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  • Basket Serie B: Lions Bisceglie, assalto al fortino della capolista Ruvo

    Basket Serie B: Lions Bisceglie, assalto al fortino della capolista Ruvo

    Il giro di boa è stato completato con un bilancio di 5 affermazioni che, oggettivamente, non rende piena giustizia rispetto a quanto visto sui campi del raggruppamento B di Serie B Nazionale Old Wild West. I Lions Bisceglie, per questo, mirano a riprendersi tutto ciò che è sfuggito loro tra malasorte ed episodi rocamboleschi. Domenica 14 gennaio (palla a due ore 18) Marcelo Dip e compagni saranno di scena sul parquet del palasport di viale Colombo per tentare l’assalto al fortino della capolista Ruvo, confidando in un buon sostegno di pubblico al seguito. L’impresa, ovviamente, si preannuncia complicatissima ma di certo i nerazzurri si presenteranno con l’intenzione di fare ancora meglio e dare un altro potente sussulto al legittimo desiderio di riscatto dell’intero ambiente.

    I NERAZZURRI

    Il morale, in casa Lions, è decisamente in rialzo. La bella vittoria ottenuta a spese di Ozzano e la possibilità di inserire nelle rotazioni, per tutto il girone di ritorno, i due nuovi arrivati Edoardo Fontana e Milos Divac hanno rappresentato gli ingredienti principali del benefico mix di fiducia e ottimismo che si percepisce in modo evidente intorno alla squadra di coach Enrico Fabbri. Il movimento cestistico biscegliese, per l’ennesima volta nel corso della sua lunga storia, ha dimostrato capacità di compattezza di tutte le componenti, dai giocatori ai tecnici, dalla società ai tifosi, per superare le difficoltà incontrate nella prima metà di regular season. 17 partite e 34 punti a disposizione costituiscono un margine considerevole di manovra entro il quale agire per centrare l’obiettivo prefissato della salvezza. Serviranno prestazioni di tenore simile a quelle offerte a San Severo e nell’ultimo confronto casalingo e forse è giunto il momento di riscattare parte del saldo con la fortuna accumulato in questi mesi.

    GLI AVVERSARI

    Meritatamente al comando della classifica al termine del girone d’andata e qualificata alla Final Four di Coppa Italia, la compagine ruvese ha rispettato finora le previsioni degli addetti ai lavori, conquistando fra l’altro la finale di Supercoppa a fine settembre. Il ruolino di marcia di 13 successi su 17 gare di campionato è la conferma del valore del team guidato da Federico Campanella, attacco più prolifico del gruppo B (82 punti media), nel quale figurano tre ex di turno: Marco Contento, Manuel Diomede e Gianmarco Leggio. Sul fronte nerazzurro, invece, Edoardo Fontana è fresco ex avendo vestito la canotta di Ruvo nella scorsa annata.

    ARBITRI E UFFICIALI DI CAMPO

    Il match sarà arbitrato da Francesco Di Luzio di Cernusco sul naviglio (Milano) e Jacopo Spinelli di Cantù. Il tavolo degli ufficiali sarà composto da Giuseppe Minafra di Ruvo (segnapunti), Domenico Turi di Foggia (cronometrista) e Stefano Lo Monaco di Monte Sant’Angelo (addetto ai 24”).

    COPERTURA MEDIA

    L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming a partire dalle ore 17:55 sulla piattaforma OTT a pagamento Lnp pass (tutte le informazioni sui costi al sito https://lnppass.legapallacanestro.com). Telecronaca a cura di Paolo Pinto.

    Aggiornamenti sul punteggio del match al termine di ogni quarto sui canali social Lions, che riporteranno anche ulteriori contenuti prima, durante e dopo l’incontro. Il resoconto della gara, con altri dati e curiosità, sarà disponibile sul sito internet www.lionsbisceglie.com mentre gli highlights, interviste e ulteriori contenuti saranno pubblicati su Facebook, Instagram, Youtube e Tik Tok.

  • Basket, le due Serie B e il mercato “impazzito”

    Basket, le due Serie B e il mercato “impazzito”

    L’ultimissima in ordine di tempo è di quelle che fanno effetto: Monopoli sarebbe a un passo dalla firma con Valerio Amoroso. L’impressione è che di colpacci sensazionali, in questa fase convulsa del mercato cestistico, ce ne saranno ancora, per la gioia degli agenti. Ma cosa sta succedendo? Per quale motivo si registra una così marcata propensione ai movimenti soprattutto in B nazionale e B interregionale?
    La riforma dei campionati ha toccato il nervo scoperto della differenza, mai chiarita, di livello tecnico e organizzativo fra l’ex Serie B e unica e la vecchia C Gold: un equivoco che si risolverà, inevitabilmente, nel senso di una maggiore competitività del terzo campionato e di una crescita esponenziale anche del quarto ma a lungo andare. Le società di B nazionale hanno dovuto far fronte, quest’estate, alla costruzione degli organici in una situazione di generale incertezza sia in merito alla complessità della gestione ordinaria che al valore stesso del campionato in cui si sarebbero dovuti misurare. In parole povere, per gran parte dei 36 club si è trattato di una tripla uscita dalla “comfort zone”: l’Italia tagliata in due fra est e ovest, con il subentrare di scenari ben diversi a proposito dell’organizzazione delle trasferte; l’introduzione della possibilità di tesserare un giocatore non formato ma con passaporto comunitario; l’interrogativo legittimo sull’effettiva consistenza degli organici di un torneo con 34 partite di stagione regolare, fra la tentazione di concorrere ai premi per l’utilizzo degli under all’esigenza di assicurarsi la salvezza. È accaduto, semplicemente, che in molti abbiano commesso errori di valutazione: qualcuno ha scelto allenatori non all’altezza, altri hanno sbagliato lo “straniero”, chi ha pensato all’impiego dei giovani si è ricreduto ma non mancano esempi di squadre assemblate con 10 senior e ugualmente prive di gerarchie (oltre che di senso logico).

    Non meno caotica la situazione in B interregionale, tutt’altro che un campionato “cuscinetto”: è pur vero che sotto il profilo dell’intensità agonistica e della fisicità qualsiasi confronto con il piano superiore sarebbe ingeneroso e la velocità del gioco risulta nettamente più bassa ma il travaso di giocatori che in B nazionale, per un motivo o per l’altro, non sono in grado di tenere il passo sta impreziosendo il valore medio della categoria. In soldoni, con il graduale ricorso a giocatori di altissima qualità nello slot di non formato in B nazionale si è innescata una reazione a catena che potrebbe portare, la prossima estate, a una diversa morfologia del mercato (con buona pace degli agenti): al netto delle società di prima fascia e dal budget sostanzioso, in grado di sostenere i costi di uno straniero da A2, molte altre saranno tentate dall’approdo sicuro su un italiano già collaudato al posto di un giocatore non formato che, benché talentuoso e con i “numeri”, faticherebbe ad inserirsi nei ranghi.
    L’apertura della staccionata ha consentito a diversi stranieri, finora confinati in C Gold, di salire di categoria ma non pochi hanno rimediato un flop: catapultati in una dimensione nella quale è necessario rendersi utili in difesa, passare il pallone e diventare parte di sistemi di gioco e di allenamento davvero competitivi (con tutto il rispetto per la C), sono sembrati spesso i cloni del meme “Confused John Travolta”, talmente erano fuori contesto dopo aver trascorso intere stagioni allenandosi soltanto tre, massimo quattro sere a settimana per giocare partite a ritmi da camomilla contro squadre piene zeppe di dopolavoristi. Costretti ad uscire anche loro dalla comfort zone, non sono stati in grado di cambiare mentalità.

    Il progressivo riscatto della B interregionale è certificato dagli investimenti che parecchie società hanno deciso di compiere per rafforzare gli organici. Qui si osserva un altro fenomeno: fanno gola alcuni giocatori non formati che in B nazionale hanno dimostrato di poterci giocare ma non rientrano più nei progetti tecnici delle formazioni per le quali erano stati ingaggiati (l’esempio più recente è Juozas Balciunas, il mancino lituano che ha rescisso con la Virtus Imola e andrà a Sala Consilina) e italiani che per ragioni molto simili sono rimasti ai margini e hanno preferito scendere di categoria per incrementare il minutaggio. Mai prima d’ora, comunque, si era registrata una tale frequenza di operazioni di mercato a stagione già cominciata nel terzo e nel quarto livello cestistico. Una situazione alla quale dovremo fare l’abitudine.

  • B2, per la capolista Star Volley Bisceglie impegno interno con il fanalino di coda

    B2, per la capolista Star Volley Bisceglie impegno interno con il fanalino di coda

    La lunga sosta natalizia del torneo di Serie B2 è finalmente alle spalle e la Star Volley Bisceglie, capolista del gruppo I, è pronta per tornare in campo. Sabato 13 gennaio, sulle tavole del PalaDolmen, Ester Haliti e compagne si misureranno con il Volare Benevento, ultimo in classifica, nella gara valida per il dodicesimo turno d’andata. Primo servizio fissato per le ore 19.

    LE NEROFUCSIA

    Il calendario ha riservato due impegni sulla carta piuttosto agevoli da qui al giro di boa e a maggior ragione sarà importantissimo mantenere la giusta concentrazione per evitare cali di tensione. La squadra ha lavorato sodo anche nel corso delle settimane di pausa del torneo, al netto di qualche giornata di riposo concessa dallo staff tecnico. L’obiettivo è garantire un elevato standard di prestazione anche in quelle partite in cui il pronostico sembrerebbe pendere nettamente dalla parte del collettivo biscegliese. La Star Volley è già qualificata per il doppio confronto con la prima classificata del girone L, in programma negli ultimi due fine settimana di gennaio, che metterà in palio l’accesso alla Final Four di Coppa Italia.

    LE AVVERSARIE

    La formazione sannita, guidata dall’esperto tecnico Vincenzo Feleppa, finora non ha raccolto punti, rimediando solo nette sconfitte e riuscendo a conquistare un solo set nelle 11 partite disputate. L’organico comprende, fra le altre, la laterale classe 1997 Federica Martino, la centrale del 2000 Angelica Andreula e il libero 26enne Francesca Marra.

    LA COPPIA ARBITRALE

    La gara tra Star Volley Bisceglie e Volare Benevento sarà diretta da Giuseppe Dimartino (primo arbitro sul palchetto) e Antonio Coscia (sul rettangolo di gioco).

    INGRESSO GRATUITO AL PALADOLMEN PER TUTTA LA STAGIONE

    L’accesso del pubblico in occasione delle partite casalinghe delle nerofucsia resterà gratuito anche per questa annata. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per godere dello spettacolo del quarto torneo nazionale femminile di pallavolo e sostenere la squadra dagli spalti con la massima partecipazione, seguendo la voce dello speaker e i movimenti della mascotte che intratterrà grandi e piccini nel corso dell’evento.

    COPERTURA MEDIA E DIRETTA STREAMING

    L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook Star Volley Bisceglie con collegamento a partire dalle ore 18:45 per consentire agli appassionati e ai tifosi biscegliesi in giro per il mondo di seguirne comunque l’andamento.

    Sugli account social (Facebook e Instagram) della Star Volley Bisceglie sarà inoltre aggiornato il punteggio al termine di ogni set con l’offerta di ulteriori contenuti prima, durante e dopo il match. Il resoconto della sfida, con altri dati e curiosità, sarà disponibile sui social del club nerofucsia. La fotogallery della gara, a cura di Cristina Pellegrini, sarà pubblicata integralmente su Facebook, accompagnata da un’accurata selezione su Instagram.

  • Bisceglie, teschio ritrovato sul lungomare di Levante. Indagini in corso

    Bisceglie, teschio ritrovato sul lungomare di Levante. Indagini in corso

    Le voci si erano già diffuse in città nel tardo pomeriggio di giovedì 11 gennaio e hanno trovato conferma con l’intervento effettuato sul posto, in serata, dai Carabinieri con il supporto della Polizia Locale. Un teschio, con ogni probabilità umano, è stato ritrovato da un pescatore sul lungomare di Levante a Bisceglie, all’altezza dell’ex BiMarmi, in corrispondenza del sentiero che porta alla spiaggetta naturalistica di Pantano-Ripalta. L’uomo ha subito allertato il 112.
    I Carabinieri hanno prelevato il teschio, che sarà trasportato all’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari per tutti gli esami e i rilievi del caso.

  • Anestesia locale

    Anestesia locale

    Ero stato facile profeta, lo scorso 6 dicembre (link all’articolo), nell’immaginare che il dibattito politico-amministrativo a Bisceglie sarebbe rimasto arido anche e soprattutto sotto le festività natalizie. Eviterò di insistere con previsioni fin troppo scontate ma è doveroso sottolineare, al tempo stesso, come la comunità biscegliese appaia sempre più sotto l’effetto del cloroformio e privata di qualsiasi entusiasmo. Non c’è un guizzo e non si registra uno spunto rimarchevole, tanto che a far notizia è stata esclusivamente la vincita di un premio di consolazione della lotteria Italia il cui biglietto è stato venduto in città. E mentre qualcuno ritiene meritevole di un articolo il fatto che la cantautrice Erica Mou sia divenuta mamma (l’evento, in ogni caso, è gioioso: auguri e felicitazioni!), forse sarebbe il caso di soffermarsi sullo stato catatonico nel quale sembrano caduti tutti, dai più strenui oppositori del potere a coloro che del potere hanno sventolato i vessilli fino a qualche settimana fa, per tacere di un associazionismo mai così spento e privo d’iniziativa se preso nel suo complesso. L’arretramento (tanto oggettivo quanto preoccupante) dell’informazione rispetto al suo ruolo di controllo e stimolo, in una fase nella quale qualcuno ha pensato di concentrarsi su altri progetti, ha fatto il resto. Ed è proprio il titolo di questa breve riflessione, in fondo, a contenere l’unica speranza alla quale aggrapparsi: che l’anestesia sia locale, e non totale…

  • Basket, tre ragazzi dei Lions Bisceglie protagonisti con la Bat al torneo delle province

    Basket, tre ragazzi dei Lions Bisceglie protagonisti con la Bat al torneo delle province

    Christian Di Molfetta, Nicolò Ricchitelli e Carlo Alberto Di Molfetta. Tre portacolori del club nerazzurro hanno fatto parte del team della Bat nell’edizione 2023 del torneo delle province riservato ai nati nel 2010, andata in scena sabato 30 dicembre sul parquet del PalaLosito e sul rettangolo dell’adiacente tensostatico.

    I ragazzi della Bat, guidati dai tecnici Stefano Di Lauro e Niki Ceci, hanno superato Brindisi (88-72) e Lecce (79-75) nella prima fase mentre in finalissima si sono dovuti arrendere alla rappresentativa dell’Area Metropolitana di Bari (61-108), raccogliendo comunque un meritatissimo secondo posto. Bella e interessante esperienza quella vissuta dai tre atleti del settore giovanile biscegliese. Sugli spalti, fra gli addetti ai lavori, anche l’allenatore della prima squadra nerazzurra Enrico Fabbri, spettatore molto interessato delle varie partite che si sono susseguite con in campo i migliori prospetti Under 13 di Puglia.

  • Virtus Bisceglie, tour de force di fine anno completato

    Virtus Bisceglie, tour de force di fine anno completato

    Mantenere alta la concentrazione e non prestare il fianco ai cali di tensione. Queste le intenzioni di mister Roberto Maffucci per la pausa natalizia, sempre insidiosa in casa Virtus Bisceglie. I biancazzurri hanno sostenuto quattro test amichevoli, tre dei quali con le formazioni che al momento sono ai vertici della graduatoria nel girone A di Eccellenza: in ordine cronologico l’Unione Calcio Bisceglie, il Bisceglie calcio e il Molfetta calcio, avversario dell’ultima sgambata. Pur se a ranghi ridotti e sconfitti piuttosto nettamente (7-1), i virtussini hanno avuto modo di concludere un autentico tour de force, nel quale si sono misurati anche con i cugini del Don Uva in occasione del memorial “Franco Di Reda”, vincendo per 2-1. Nulla è stato lasciato al caso, se si considerano gli allenamenti svolti il giorno di Santo Stefano e il pesantissimo richiamo atletico che ha avuto il suo culmine proprio il 29 dicembre, alla vigilia dello scrimmage di Molfetta. Bilancio più che positivo delle prime due settimane di lavoro senza impegni ufficiali nella lunga sosta del campionato di Prima categoria. Il gruppo tornerà ad allenarsi martedì 2 gennaio per preparare la prima gara di ritorno, in programma domenica 7 gennaio, con inizio alle ore 17, sul rettangolo dell’Ideale Bari.

  • Costa Sveva come la Corazzata Kotiomkin

    Costa Sveva come la Corazzata Kotiomkin

    Questa riflessione non può che essere aperta dal meritato apprezzamento per l’impegno profuso. Trovare un’espressione così inopportuna, inutile e poco rappresentativa per il territorio dell’area che comprende le più popolose città a nord di Bari estendendosi fino ai confini con la Capitanata non era semplice ma la politica pugliese, ancora una volta, ha saputo offrire una sontuosa prova di inettitudine.

    Far rimpiangere persino ad uno come me, rimasto forse l’ultimo sostenitore dell’idea di una provincia autonoma dal capoluogo regionale, l’insulso appellativo “nordbarese” con il quale purtroppo ci si sente definire ancora troppo spesso, è un’impresa ma l’introduzione dell’assurdo quanto presunto toponimo Costa Sveva ha superato le peggiori aspettative.

    Il consiglio regionale, assemblea nella quale siedono – giusto ricordarlo in questa occasione – 7 cittadini della Bat (fra cui il primo presidente eletto della Provincia) e un molfettese, ha deliberato la terrificante istituzione del nuovo “brand”, disponendo l’erogazione di “ben” 200 mila euro «per l’avvio delle attività di promozione del brand territoriale» con l’obiettivo di un «incremento dell’attività turistica» e della «identificazione del comprensorio».
    Chiedersi quale criterio sia stato seguito per includere in quest’area Canosa o le due ex foggiane Margherita e San Ferdinando ma non Trinitapoli, unico comune della Bat escluso, è un esercizio del tutto vano se si parte del presupposto che denominare “Costa” un territorio nel quale le città bagnate dal mare sono addirittura meno di quelle che non vi si affacciano suona abbastanza ridicolo. Non regge nemmeno, d’altronde, la giustificazione relativa all’uso del termine “Sveva”: tanto valeva, per esempio, inserire anche Lucera… Lo stesso richiamo, per quanto indiretto, all’esperienza tragicomica di Puglia imperiale (una pagina agghiacciante nella storia delle città aderenti) non è sicuramente di buon auspicio.

    Bisceglie, Andria, Barletta, Trani, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola, Molfetta, Corato e Ruvo: 12 comunità “vittime” dell’ennesima decisione priva di logica, assunta dalla politica e dalle propaggini di una burocrazia ottusa senza alcun tipo di valutazione concreta sul da farsi, sulle ripercussioni di tali scelte, sugli obiettivi. Verrebbe voglia, in un delirio altrettanto autodistruttivo, di consegnarsi spontaneamente a Decaro ed alla sua Area Metropolitana (nella quale Bisceglie, Trani, Andria e Barletta racimolerebbero ancora meno briciole di quelle che raccattano oggi facendo provincia a parte) ma in attesa di ritrovarselo presidente della Regione nessuno dei sindaci in carica interessati alla candidatura nelle sue liste ha commentato la geniale delibera con cui il consiglio ha istituito “Costa Sveva”. Una cavolata terrificante o, se si preferisce, ciò che è perfettamente rappresentato da “La corazzata Kotiomkin” di fantozziana memoria.

  • Star Volley Bisceglie, che gran festa con il settore giovanile!

    Star Volley Bisceglie, che gran festa con il settore giovanile!

    L’appuntamento si è tenuto al PalaCosmai, giovedì 28 dicembre, per trascorrere tutti insieme momenti di svago e divertimento. Ospiti graditissimi le giocatrici della prima squadra e coach Simone Giunta, letteralmente presi d’assalto dall’affetto delle piccole del minivolley e delle ragazze del settore giovanile nerofucsia. È stata una festa di fine 2023 all’insegna della spensieratezza e della gioia, fra giochi e mille sorrisi. E la società ha voluto omaggiare tutte le tesserate con un piccolo ma significativo pensiero: la tazza da colazione con logo del club.

    Il vivaio della Star Volley Bisceglie è in continua crescita sia sotto il profilo dei numeri che sul piano del lavoro condotto dallo staff tecnico del settore giovanile in sinergia con quello del team di Serie B2. L’obiettivo del club nerofucsia è dare ulteriore vigore a questo movimento sano e spontaneo fiorito in così poco tempo, promuovendo l’attività di base e pianificando in lungimiranza uno sviluppo concreto della disciplina in città e sul territorio, per garantire a tutte le ragazze la possibilità di giocare, di esprimersi, di affermarsi liberamente secondo le proprie attitudini. Costruire un percorso chiaro stabile che veda nell’approdo in prima squadra la sua tappa finale è la priorità della Star Volley, che non a caso ha profuso energie sempre più rilevanti nei passaggi intermedi, dal minivolley ai tornei giovanili, e a breve sarà ai nastri di partenza di un campionato di categoria senior nel quale consentire alle ragazze più promettenti di misurarsi con realtà competitive.

  • Coldiretti: «Il numero di imprese straniere cresce poco in Puglia». Bat +2,5%, Bari +4.3%

    Coldiretti: «Il numero di imprese straniere cresce poco in Puglia». Bat +2,5%, Bari +4.3%

    Aumentano ma non come nel resto d’Italia le imprese condotte da stranieri in Puglia, dove si registrano le province con l’incidenza di crescita più bassa, con Foggia che si ferma al 4.5%, Taranto al 4.4%, Bari al 4.3%, Barletta-Andria-Trani al 2.5%, a testimoniare quanto gli arrivi di stranieri in Puglia siano legati principalmente alla stagionalità delle lavorazioni in campagna per periodi limitati nel tempo. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Unioncamere-InfoCamere aggiornati al 30 giugno 2023 relativi alle aziende straniere iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio.

    Gli occupati stranieri sono ben rappresentati nel settore agricolo in Puglia, dove si concentrano per il 23.6% contro il 7.8% degli italiani, con la manodopera extracomunitaria in agricoltura – nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni – che resta determinante nelle coltivazioni arboree (frutta e viticoltura, 53.8%) e nelle colture orticole (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio, 17.7%), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

    Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. Un’esigenza che si è fatta stringente per la mancanza di manodopera italiana.

    «Nelle campagne servono – sottolineano da Coldiretti – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agri-asilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agri-benessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili».

    Per Coldiretti «è importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente partendo dal decreto triennale che può dare una grande mano tenendo conto che non solo si passa dalle 42 mila unità di lavoro stagionale alle 82 mila del 2023 fino alle 90mila del 2025 ma soprattutto che le quote riservate alle associazioni agricole per i loro soci passano dalle 22.000 unità dell’anno scorso e raggiungono le 40.000 quest’anno, assicurando alle imprese la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone».